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18 aprile 2024

Conegliano

"No alla candidatura Unesco per le colline del Prosecco"

L'Assemblea dei gruppi aderenti a Forum Stop Pesticidi ha scritto ai vertici Unesco per chiedere che non venga accolta la richiesta di attribuzione di Patrimonio Mondiale dell’Umanità alle colline del Prosecco.

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

CONEGLIANO – Quasi quaranta associazioni hanno sottoscritto una lettera destinata al direttore WH Centre UNESCO che dovrà esprimersi sulla richiesta di riconoscimento quale Patrimonio Mondiale dell’Umanità delle colline del Prosecco, per chiedergli di rifiutare a fronte di un lungo elenco di ragioni.

“Le colline ove sorgono ora i vitigni per la produzione industriale del prosecco sono state completamente stravolte a causa degli sbancamenti, eradicazioni di alberi, anche secolari o storici, eliminazione di siepi, tutto ciò per far posto alla monocoltura del Prosecco – si legge nella lettera -. Nei luoghi in cui è impiantata su scala industriale la vite per la produzione del prosecco (non solo in collina, ma anche in pianura, ovunque si coltivi una agricoltura intensiva), sono scomparsi specie di uccelli per circa il 52%, lo afferma la L.I.P.U.”.

La missiva all’UNESCO quindi prosegue affermando che: “Il territorio, inoltre, risulta essere estremamente fragile da un punto di vista idrogeologico. Gli sbancamenti ed il conseguente sradicamento di alberi, l'eliminazione di cotica erbosa, nonché gli impianti spesso erroneamente posizionati nei declivi collinari, fanno sì che si innescano fenomeni franosi anche estesi – e ancora -. L'utilizzo massiccio e sconsiderato di pesticidi di sintesi. Come se ciò non fosse sufficiente, in tutte le aree coltivate a prosecco tra aprile e agosto / settembre di ogni anno, la popolazione è in ostaggio ed è sequestrata in casa propria … Considerare le colline, coltivate a vite dalla quale produrre il Prosecco, Patrimonio dell’Umanità comporterà anche una responsabilità non solo morale nei confronti di tutti i giovani che stanno manifestando e lottando per limitare gli sconvolgimenti climatici, poiché, purtroppo, secondo uno studio del Wwf che ha elaborato i dati Arpav, nel 2016 in Veneto sono state vendute 16.920 tonnellate di pesticidi di sintesi, con un record di 4.085 nella provincia di Treviso!”.

DOCUMENTO INTEGRALE

 

 


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Ingrid Feltrin Jefwa

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