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28 marzo 2024

Cronaca

"Niente tweet su strage braccianti", social contro Salvini

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Il cordoglio per vittima e feriti nell'esplosione di Bologna, un tweet polemico su Famiglia Cristiana, un link sulla rivolta in un centro per migranti e il live dalla festa della Lega ad Arcore. Ma per i 12 braccianti morti in un incidente stradale a Foggia nessun tweet. Il 'silenzio social' di Matteo Salvini sulla strage di Ripalta di Lesina pesa come un macigno per i commentatori di Twitter che, ormai da ieri, continuano a sottolineare "l'assenza colpevole" del ministro nella lunga serie di messaggi, istituzionali e non, di vicinanza e compassione per i migranti morti dopo una giornata passata a lavorare nei campi. In realtà il ministro, seppure non sui social, ha commentato già ieri la notizia annunciando "controlli a tappeto per combattere, in tutta Italia, sfruttamento e caporalato", facendo sapere che oggi sarà a Foggia, dove presiederà il comitato per la sicurezza.

Troppo poco evidentemente per gli utenti, che ora accusano il ministro "di dividere i morti in quelli di serie A e di serie B", di "fare distinguo in base al colore dei cadaveri" e di "non avere pietà nemmeno per dei lavoratori regolari". Critiche in parte rivolte anche al ministro Di Maio, 'reo' di aver menzionato "solo di sfuggita" la tragedia foggiana "per non irritare l'amico Salvini".

"'Un pensiero alle vittime di Bologna' è tutto ciò che è riuscito a dire Salvini. Il fatto che i migranti di Foggia (quando va bene) siano per lui invisibili dovrebbe fare incaz... tutti noi", scrivono senza mezze misure, accusando il ministro di usare "parole propagandistiche alla ricerca di un facile consenso fra il liquame razzista del paese".

"Sono morti per 3 euro l'ora. Raccoglievano pomodori che noi compriamo ogni giorno", sottolineano chiedendo di avvisare della strage "i social media manager di Salvini mentre si interrogano su quale emoticon paraculo mettere a fine frase". E ancora: "Da ieri Salvini e il suo staff sono stati capaci di produrre solo dei post sull'albergatore leghista di Ischia e sull'arresto di alcuni immigrati. Non una parola sulla tragedia di Foggia. Ci preoccupiamo quando il governo parla. Dovremmo preoccuparci quando tace". "Vergogna", urlano a colpi di tweet, appellandosi "all'ultimo briciolo di umanità che ti rimane, se ne hai mai avuta". "Non fosse altro che per il ruolo istituzionale che ricopre due parole doveva scriverle, e invece...", notano, mentre segnalano "messaggi carichi di insulti e odio da parte dei fan" del ministro contro chi ha "fatto notare questa grave mancanza".

Decine e decine quelli che chiedono un tweet 'riparatore' perché "è impossibile che un ministro non parli di una cosa così grave e importante", altrettanti quelli che lo insultano perché "questa campagna elettorale perenne a spese dei poveracci deve finire". Nel mezzo, i militanti della Lega che difendono il 'Capitano' dagli attacchi, giustificando il silenzio su Twitter e Facebook con "l'impegno dei fatti e non delle parole" del leader del Carroccio. Questa mattina, intanto, il primo selfie del ministro, sorridente con in mano una ruspa giocattolo.

 



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