MOGLIANO - Altro che benvenuto al Nord. A un giovane pugliese è stato impedito di assicurare la sua auto, in quanto "terrone". Natali pugliesi, 26 anni, professione cuoco ma soprattutto da solo due anni in Veneto: sono queste le discriminanti che avrebbero portato, a detta di R.D., una volta entrato in una agenzia assicurativa a Mirano a non ottenere neppure un preventivo per la polizza per la propria auto.

A raccontare la vicenda è R.D., che oggi sorride ma quando è uscito dall'agenzia per istinto è corso, offeso ed indignato, nella più vicina stazione dei carabinieri a raccontare il fatto. "Due minuti o poco più - dice il giovane - è durato il colloquio con la signora dell'agenzia; mi ha chiesto di dov'ero, l'età, il lavoro che facevo e da quanto ero al nord poi ha detto che l'assicurazione non la poteva proprio fare per disposizione della compagnia perché c'erano troppe truffe fatte dai meridionali". "Era pure dispiaciuta - aggiunge, facendo sentire con orgoglio tutto l'accento del suo dialetto -, mi ha detto che suo marito era della Campania e che lei proprio non ce l'aveva coi meridionali, ma che c'erano le disposizioni che impedivano di assicurare i meridionali che non fossero in Veneto da almeno sette anni a meno che non fossero carabinieri o militari".

Per assicurare la sua Toyota Yaris 1.400, R.D. che lavora a Mogliano, si è così spostato di neanche cinque chilometri ed è andato a Spinea, in un'altra agenzia dove ha assicurato l'auto senza problemi. "Anche perché - spiega il cuoco pugliese - da quando guido non ho mai fatto un incidente ed era la prima cosa che mi aspettavo mi venisse chiesta da un assicurazione invece di età e anni di residenza al nord".

Alla sede centrale per il veneziano dell'agenzia di assicurazioni, interpellati dall'ANSA, negano in modo deciso che esista una prassi o anche solo delle indicazioni per non chiudere contratti con meridionali. I responsabili anzi sottolineano che sono migliaia le polizze stipulate con automobilisti del sud e anche con extracomunitari. "I dettagli della vicenda non li conosciamo - rilevano - ma ipotizziamo possa esserci stato un problema di comunicazione tra il possibile cliente e l'assicuratore o qualche irregolarità nella documentazione richiesta alla luce anche del maggior rigore introdotto con il decreto sulle liberalizzazioni". A "tagliare la testa al toro", per l'agenzia, ci sarebbe il fatto che la compagnia di assicurazioni agisce su tutto il territorio nazionale e che quindi giocoforza la sua clientela non fa distinzioni tra nord e sud, regioni o etnie.