Nessuno festeggia più San Crispino, patrono dei calzolai: "Nessuno se lo ricorda, ormai bisogna guardare i social"
Un gruppo Facebook in vena di amarcord l’ha ricordato alimentando qualche nostalgia in città
FOTO: interno del Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva a Montebelluna
MONTEBELLUNA – Ieri era San Crispino, patrono dei calzolai, giorno di cene aziendali e feste un tempo a Montebelluna, città definita “capitale mondiale della calzatura sportiva”. Ma ora con la delocalizzazione delle maestranze produttive, per ricordarsi di questa ricorrenza tocca leggere l’avviso sui social. Già perché in una delle pagine Facebook più seguite di Montebelluna (Vivere Montebelluna) qualcuno ha infatti improvvisato un “amarcord” dei tempi andati, con tanto di santino.
Come dargli torto, un tempo, non c’era montebellunese che non ricordasse la ricorrenza del 25 ottobre come uno dei giorni più importanti dell’anno e gli imprenditori calzaturieri si sentivano in dovere di celebrarlo degnamente, con incontri conviviali o cadeau, per i dipendenti. Oramai memorie di una Montebelluna che non c’è più ma per la quale più d’uno nutre qualche motivata nostalgia: più lavoro, maggiore prosperità e forse un più sentito senso di comunità ma d’altronde tutto si evolve.