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24 aprile 2024

Vittorio Veneto

Nessuna alternativa, si punta al secondo stralcio

Primo incontro tra espropriandi, comune e Anas

| Claudia Borsoi |

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| Claudia Borsoi |

Nessuna alternativa, si punta al secondo stralcio

VITTORIO VENETO – Il dibattito è stato acceso, poche mediazioni, molti punti fermi. Ieri sera nella sala riunioni della polizia locale Anas e il sindaco Roberto Tonon hanno incontrato una trentina di espropriandi e ricorrenti contro il traforo di Santa Augusta. La società titolare del cantiere da 65 milioni di euro si è detta «aperta al dialogo» con disponibilità anche a valutare modifiche al progetto appaltato. Ma allo stesso tempo ferma: «Anas ha esordito dicendo che il tracciato La Sega – Rindola è il primo stralcio dell’opera e che intendono proseguire con il secondo stralcio, dunque non ci sono alternative, vale la variante nel suo complesso» afferma l’avvocato dei ricorrenti, Giovanni Cussiol. Nessuna possibilità dunque per il “tracciato breve” sostenuto dai ricorrenti e dal comitato “No traforo Anas, sì alternative”. «Anas – prosegue Cussiol – si è detta disponibile a piccole modifiche, proposta poco interessante a noi visto che questa disponibilità arriva dopo 20 anni scanditi da una chiusura totale sia di Anas sia del comune».

 

«C’è la disponibilità di Anas al secondo stralcio» conferma il sindaco Tonon. Secondo stralcio sul quale i ricorrenti nutrono dubbi: già bocciato dalla Sovrintendenza nel 2005, prevedrebbe ora un reitero del vincolo per espropriare i terreni, quel reitero che il Tar, per gli appezzamenti di Sant’Andrea, ha bocciato. «Si andrebbe contro la legge» afferma l’avvocato Cussiol. Non la pensa così l’Anas per la quale questa normativa vale in «sole due regioni italiane», dunque sarebbe pronta ad appellarsi al Consiglio di Stato perché, a suo dire, non si tratterebbe di reitero. Tesi sostenuta anche dall’avvocato del comune a cui si era già affidata la precedente amministrazione. La tesi della nuova amministrazione? «La nostra tesi è uguale a quella di Anas» fa sapere il sindaco. Il termine per presentare un ricorso al Consiglio di Stato scade il 9 novembre: se lo farà Anas è presumibile che lo faccia anche il comune. E il secondo stralcio? «Sono cambiate le prospettive, cambierà il progetto e potranno cambiare anche le idee della Sovrintendenza – afferma Tonon -. Senza contare che (riferendosi al discorso del reitero del vincolo ndr) il tracciato potrebbe non passare sugli stessi terreni».

 

Sull’uscita in via Virgilio Anas sarebbe disposta a trattare e l’amministrazione, entro fine anno, darà «incarico a dei tecnici per trovare un’alternativa – annuncia Tonon -: l’uscita su via Virgilio non ci convince molto e la disponibilità di Anas c’è».

 

Delusi i ricorrenti: «Ci siamo sentiti presi in giro – spiegano – Anas ci ha ancora una volta detto che se è una questione di soldi loro sono pronti a trattare, vorrebbero dunque arrivare a una soluzione bonaria per entrare in possesso dei nostri terreni». Se ci sarà un ricorso al Consiglio di Stato cosa farete? «Non ci fermeremo – annunciano -: la legge sul reitero del vincolo è chiara, lo dice anche l’Unione Europea, e a nostro sapere è in vigore in almeno tre regioni italiane, non due come affermato da Anas».

 


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