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19 aprile 2024

Montebelluna

Muri lungo la Pedemontana, davanti alle case: "Un muro del pianto di 5 metri, Zaia venga a vedere questo mostro"

Zanoni in sopraluogo: “Per i residenti dopo i disagi dei cantieri arriva l’ennesima beffa di essere murati vivi”.

| Ingrid Feltrin Jefwa |

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| Ingrid Feltrin Jefwa |

Muri lungo la Pedemontana, davanti alle case:

VOLPAGO DEL MONTELLO – Sopralluogo nella frazione di Volpago del Montello, ieri per Andrea Zanoni consigliere regionale del Pd e vicepresidente della commissione Ambiente, dove è stata eretta una barriera fonoassorbente in cemento alta cinque metri e lunga centocinquanta che ha commentato: “Quanto ho visto a Vengazzù ha dell’incredibile e del vergognoso”.

“L’impatto, sia ambientale che visivo, è devastante – prosegue Zanoni -. Ho incontrato sul posto una decina di residenti e il presidente del Comitato Volpago Ambiente e tutti sono ovviamente esterrefatti: dal godere di una bella vista sul Montello, adesso si trovano davanti questo mostro. Tra l’altro non erano neanche stati avvisati, nonostante la realizzazione fosse prevista, da progetto, già nel 2014. Uno di loro che fa il camionista mi ha detto di non aver mai visto una roba di tali dimensioni in tutta Europa, un altro ha fatto notare come neanche il muro di Berlino fosse tanto alto. Per gli abitanti è l’ennesima inaccettabile penalizzazione: non hanno ricevuto nessun indennizzo, l’esenzione dal pedaggio prevista nella convenzione iniziale è sparita e con il blocco di cemento a pochi passi, le loro case subiscono un indiscutibile deprezzamento. Insomma, è un vero muro del pianto!”.

“Eppure, sarebbero bastati un po’ di buon senso e un minimo di intelligenza: perché non sono stati posizionati pannelli fonoassorbenti trasparenti, naturalmente provvisti di vetrofanie per evitare stragi di uccelli già viste in più parti, oppure un muro più basso magari rafforzato per quanto riguarda l’effetto barriera con alberi sempreverdi come il leccio? – Zanoni quindi conclude -. Sono solidale con gli abitanti di Vengazzù e porterò le loro istanze in Regione: vorrei che Zaia, sempre pronto a tagliar nastri come quelli di del ponte restaurato di Ponte della Priula, vedesse con i propri occhi questo obbrobrio e affrontassero il problema, anziché per l’ennesima volta scrollare le spalle dinanzi alle inadempienze e agli errori del concessionario e della stessa Regione”.

 



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Ingrid Feltrin Jefwa

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