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19 aprile 2024

Vittorio Veneto

La mostra Eclettico a Palazzo Todesco.

espone Antonio Dei Rossi

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

La mostra Eclettico a Palazzo Todesco.

VITTORIO VENETO - L'Amministrazione Comunale di Vittorio Veneto, la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Museo del Vetro di Murano hanno promosso a Palazzo Todesco la mostra dal titolo enigmatico Eclettico , che risulta ben indovinato per delineare la genialità di Antonio Dei Rossi.

 

L'artista, partendo dalle storiche murrine di Venezia, rappresenta oggi l'epigono di un'espressione artistica ormai desueta, che diventa per lui, figlio d'arte, la base per sviluppare, attraverso combinazioni ed evoluzioni, molteplici sottosistemi artistici.

Il percorso, che lascia estasiato il visitatore, propone una storia lunga quasi due secoli.

Si inizia con Domenico Bussolini, che nel 1838 forgiò il "disco di avventurina lavorato ad intarsio con murrine millefiori".

Quindi si snoda con la collezione del padre dell'artista, Mario Dei Rossi, avviata con la Gioconda di Leonardo del 1998 e conclusa dalla tempesta di Giorgione del 2000.

 

Con grande soddisfazione il sindaco Roberto Tonon e l'assessore alla cultura Antonella Uliana sottolineano che la mostra è "unica nel suo genere" ed al tempo stesso "eccezionale per la bellezza delle opere esposte".

 

L'artista presenta quindi la sezione " MurrinAura", ricca di fiori e di animali, che funge da base per la sezione "MurrineCristallo" e prosegue con le DiaMurrine ossia "diapositive, slides che si fanno attraversare dalla luce grazie all'utilizzo del vetro trasparente per l'intera costruzione dell'opera", raggiungendo l'acme con Autoritratto Cristallo 2013.

La ricerca di una sintesi attraverso "la pulizia del segno e della struttura" permette al maestro di accostare alle singole opere "versi in cui si rincorrono assonanze e consonanze impregnate dell'immagine".

E, quasi secondo il vecchio slogan che recita " mangiando viene l'appetito", Dei Rossi si avventura nella sezione Vasigioiello, che raggiunge un altissimo livello con l'ispirazione dalla vita in "Ventre 2008" e dalla storia, in "Ampolla 2014".

Si giunge,quindi, ai gioielli, tutti da ammirare: i primi lavori sono ispirati al leone e alle zebras del 2004, e contemporaneamente si orienta verso lavori, che puntano a vere e proprie "ScultureGioiello".

 

Un altro capitolo riguarda i "bicchieri d'artista", che rappresentano "una rivisitazione del ready-made in chiave ludica. Il bicchiere si presta a rappresentare il "simbolo del legame dell'artista con l'arte del vetro intervenendo "sul bicchiere e non semplicemente intorno ad esso".

In questo contesto si colloca "Fished in Venice", " un oggetto di design creato per assaporare Venezia a piccoli sorsi. La sua forma pesce rinvia infatti all'inconfondibile sagoma della città lagunare".

 

Artista sempre attratto dalle sculture, riesce a fare sintesi, anzi simbiosi tra ferro, vetro e vuoto, ispirandosi contestualmente verso la concezione orientale del vuoto con la lezione delle Avanguardie.

E sempre secondo la medesima visione, Dei Rossi si inventa "vestidivetro", con opere che lui definisce "abiti scultura": risultano pienamente accattivanti "busto con perno ", " coda", "doppio petto" "busto fitomorfo", tutti del 2000.

 

L'ultima scoperta riguarda gli abiti, ispirati al mondo orientale del kimono, che affascinano il visitatore con le creazioni di disegni floreali, come il lilium, e animali, come le libellule, datati 2006.

 

L'artista, veneziano del 1964, vive a Treviso e il suo studio/ laboratorio si trova nell'isola di Burano.

Ha studiato all'Istituto d'arte di Venezia e all'Accademia di Belle arti di Venezia.

Con i titoli accademici conseguiti, oggi insegna al liceo artistico "Munari" di Vittorio Veneto.

E' il figlio d'arte, ha collaborato con suo padre Mario, intraprendendo il cammino autonomo dal 1999.

La sua opera, a partire dagli inizi degli anni 2000, ha trovato molto interesse negli Stati Uniti e in particolare a New York e Chicago.

È seguito il salto in Giappone, a Nagoja e Tokio, dove oltre alle murrine espone i suoi kimono dipinti.

 

In Italia Venezia, insieme a Torino e Firenze, sono finora le città che l' hanno apprezzato maggiormente.

 

La mostra, inaugurata sabato 1 aprile, si chiuderà il 4 giugno 2017.

 

"Ho creduto da subito che questa mostra sarebbe stata, nel panorama espositivo non solo locale, un evento assolutamente particolare e una grande occasione per esplorare un mondo che coniuga abilità tecnica e sensibilità estetica, cultura e tradizione, creatività e rinnovamento.

La fervida inventiva Antonio di Dei Rossi riesce infatti a combinare l’antica maestria dell’arte del vetro con lo spirito innovativo della modernità.

Sono quindi molto grata alla Fondazione Musei Civici di Venezia e, in particolare, al Museo del Vetro di Murano per la fondamentale collaborazione che ci ha permesso di offrire l’opportunità di effettuare un affascinante percorso attraverso la storia delle murrine, splendide custodi di un sapere antico e di una mirabile perizia.

Mi auguro inoltre che il rapporto con il MUVE, appena iniziato, prosegua e si sviluppi, in una sinergia di progettualità e competenze, per poter creare insieme nuove occasioni di eventi in grado di garantire un’ offerta culturale variegata e di sicura qualità", ha commentato l'assessore Antonella Uliana.

 



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Pietro Panzarino - Vicedirettore

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