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25 aprile 2024

Nord-Est

Mose, Galan si difende: "Non ho colpe" VIDEO

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Mose, Galan si difende:

VENEZIA - “Su di me sono state scritte tutte le peggiori infamie. Io so che il politico è un mostro, e che in questi periodi sia anche più vero del solito, ma mi aspettavo più rispetto nei confronti miei e della mia famiglia”. Il deputato di Forza Italia Giancarlo Galan, coinvolto nell’inchiesta Mose, deposita la sua memoria difensiva presso la Giunta per le autorizzazioni della Camera dei deputati. “Non ho le colpe che mi vengono attribuite dai miei accusatori”.

 

L’inchiesta - “In 160mila pagine non c’è uno che dica che mi ha messo in mano mille euro” afferma“Certo che mi sono fatto un’idea: qualcuno quei soldi se li è presi. Qual era il meccanismo? Baita (Piergiorgio Baita, ndr) fa una fattura falsa a San Marino, la Minutillo (ex segretaria di Galan, ndr) parte e gli porta i soldi, come facevo ad accorgermene? Nessuno, comunque, dice che mi ha dato una lira”. E su Piergiorgio Baita, manager veneziano che accusa Galan, il deputato di Forza Italia dice: “E’ un uomo di intelligenza elevatissima, ma di un cinismo feroce, uno davvero capace di tutto”. E “ha un limite preciso: la presunzione. Si ritiene troppo più intelligente di chiunque altro. Ora è tornato a lavorare, nello stesso settore, fa l’uomo copertina in alcune interviste settimanali, ha patteggiato per quei reati. Si direbbe un fenomeno, un fenomeno del male, se non ci fosse qualche altro valore nella vita...”.

 

I magistrati - “Chiedevo che i magistrati mi ascoltassero, e che fossero i primi a farlo, nel 2013 quando sono stati arrestati i miei attuali accusatori e volevo che mi ascoltassero all’inizio di questa vicenda. Non hanno voluto farlo e ora sono qui” aggiunge Galan presso la sala stampa di Montecitorio. “Sono stato investito da un ciclone umano, mediatico, giudiziario quale mai avrei pensato”.

 

Il patrimonio - “Sulle mie condizioni patrimoniali e sulla casa sono state dette fesserie colossali. Non esiste una parola sul fatto che io abbia avuto soldi” dice Galan. “Altro che restauro milionario, altro che balle. L’ho comprata già restaurata”. E “gli infissi sono esattamente gli stessi, il restauro riguarda il terzo piano e la suddivisione in sette stanze della parte dell’agriturismo. Ho speso 700mila euro, ma quante balle...”, aggiunge. “Dopo 20 giorni posso parlare” prosegue Galan, in merito allo scandalo Mose e alla richiesta d’arresto chiesta dai giudici. “Non l’ho fatto per rispetto nei confronti della magistratura. Volevo che i magistrati mi ascoltassero e che fossero i primi”.

 

Il conto di San Marino - La firma apposta per prelevare i 50mila euro dal conto corrente a San Marino “è falsa, come attestano due perizie da me richieste, non ho nulla da nascondere, nulla di segreto e cifrato, non c’è assolutamente nulla”. Inoltre, Galan contesta anche quanto scritto da alcuni quotidiani: “Mia moglie non faceva la cubista, non ha neppure il fisico anche se è una bellissima donna a cui voglio molto bene. Quando mi ha conosciuto lavorava nel volontariato ed è stata licenziata. Almeno questo...”.

 



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