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28 marzo 2024

Nord-Est

Morto in gita, Domenico non aveva mutande e pantaloni quando è caduto

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Morto in gita, Domenico non aveva mutande e pantaloni quando è caduto

PADOVA - Domenico Maurantonio, il 19enne di Padova morto a Milano lo scorso 10 maggio volando giù dalla finestra del quinto piano dell'hotel dove era ospite per una gita di classe a Expo, non indossava gli indumenti intimi quando è precipitato.

Da quanto si è appreso, accanto al cadavere del ragazzo, scoperto attorno alle 8 del 10 maggio da un imbianchino che lavorava all'esterno, sono stati trovati le mutande e i suoi pantaloncini. Indumenti intimi che non indossava quando è precipitato. Un elemento questo che potrebbe far pensare anche che qualcuno li avesse gettati giù dalla finestra da cui poi Domenico è precipitato in un arco di tempo che va dalle 5,30 alle 7 di quella mattina. Al momento, nell'ambito delle indagini coordinate dal pm Claudio Gittardi e condotte dalla Squadra mobile, in attesa degli esiti degli approfondimenti medico-legali, tossicologici e genetici, ci sono alcuni dati ritenuti certi: la caduta non è stata accidentale, in quanto il parapetto della finestra da cui è precipitato è alto 1 metro e 10 cm, cosa che fa supporre che Domenico debba o essersi sporto volontariamente o con l'aiuto di qualcun altro; i segni ecchimotici trovati sul braccio destro; la serata a base di alcol, non solo birra ma anche superalcolici; il ritrovamento di feci nel corridoio e il fatto che il giovane, prima di volare giù, si fosse sporcato.

Da quanto è stato riferito, i compagni di classe di Domenico hanno fornito una serie di dettagli, ma alcuni passaggi dei loro verbali presenterebbero delle incongruenze e, pertanto, inquirenti e investigatori proseguiranno con le loro audizioni.

 

Quanto al messaggio WhatsApp in cui si fornisce una possibile ricostruzione di come sarebbero andati i fatti quella notte, si stanno effettuando verifiche. l pm di Milano Claudio Gittardi, che coordina le indagini condotte dalla squadra mobile di Milano, sta effettuando accertamenti per capire l'origine di quelle presunte informazioni riportate dalla persona nel messaggio e se siano di prima, seconda o terza mano e, quindi, se siano attendibili. Da quanto si è appreso, al momento quella ricostruzione presenta delle incongruenze con gli elementi raccolti nel corso dell'indagine e ritenuti attendibili. L'autore del messaggio potrebbe essere già stato sentito o comunque sarà ascoltato a breve.

 


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