REFRONTOLO – Pro Loco contro Comune e, alla luce di questo, l’amministrazione Collodel annuncia che non sottoscriverà il manifesto promosso dall’Unpli. Invitata a sottoscrivere la petizione a sostegno del volontariato, l’amministrazione comunale svela ora un retroscena che fino ad oggi aveva ritenuto riservato.

 

“L’amministrazione non può esimersi dal manifestare l’amarezza e il disagio che prova di fronte alla grave iniziativa processuale che la Pro Loco di Refrontolo ha assunto nei confronti dell’amministrazione comunale. E invero – entra nel merito l’amministrazione -, nel processo civile promosso dalla famiglia di una delle vittime (del Molinetto della Croda, Luciano Stella ndr), la Pro Loco di Refrontolo ha indicato, seppure in via subordinata, il Comune di Refrontolo quale unico responsabile dell’accaduto e ha svolto nei suoi confronti una gravosa domanda di manleva per oltre due milioni di euro”.

 

Situazione che porta ad una precisa conclusione: “Tenuto conto delle predette vicende processuali e considerato il ruolo istituzionale dell’Ente, si ritiene non opportuno – affermano sindaco e giunta - sottoscrivere il manifesto, rimettendo ogni decisione sulla vicenda alla serena valutazione dei giudici”.

 

Pur avendo assunto questa decisione, sindaco e giunta refrontolese sottolineano ancora una volta il loro sostegno e solidarietà alla Pro Loco, al presidente Valter Scapol e a tutto il mondo del volontariato riconoscendo “il contributo che queste associazioni danno alla comunità e anche alle istituzioni pubbliche, consentendo di perseguire obiettivi spesso diversamente non raggiungibili. Del pari non possiamo che condividere il convincimento che i purtroppo noti fatti accaduti al Molinetto della Croda costituiscano una tragica fatalità, che non può essere addebitata a responsabilità o negligenze individuali”.