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29 marzo 2024

Treviso

Migranti necessari allo sviluppo dell'Italia (altrimenti destinata a spegnersi)

Presentato all'Expo il Rapporto "Immigrati, attori di sviluppo"

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Migranti necessari allo sviluppo dell'Italia (altrimenti destinata a spegnersi)

TREVISO - Il cibo come causa di migrazioni e come occasione di sviluppo. Si è soffermato su questi due argomenti il XXIV Rapporto Immigrazione Caritas e Migrantes presentato ieri all'Expo di Milano. E' la fame che spinge i popoli a migrare, a spostarsi in cerca di cibo, di dignità. E l'Italia, negli ultimi 40 anni, è stata meta di milioni di arrivi. Migranti che non sono - come spesso erroneamente si sente dire - gente "a cui dare" perché "in stato di bisogno", ma persone che danno. Che contribuiscono alla crescita dell'ìItalia. Di più: sono indispensabili "al futuro di un Paese altrimenti destinato a spegnersi inesorabilmente".

Questo, si legge nel Rapporto Immigrazione titolato "Migranti, attori di sviluppo" che descrive la situazione della mobilità nazionale e internazionale. Mostrando dati, numeri, statistiche Istat, origine e destinazione dei migranti che sono, non c'è dubbio, "attori di sviluppo". Persone necessarie alla nostra crescita, alla nostra ricchezza, al nostro sostentamento.

Gli stranieri in Italia nel corso del 2014 hanno infatti  prodotto l'8,8 per cento della ricchezza nazionale, per una cifra complessiva di oltre 123 miliardi di euro. La redistribuizone netta media mensile dichiarata dai cittadini comunitari è però più bassa di quella degli occupati italiani, nel primo caso è di 942 euro contro i 1.326 euro. Gli stranieri, insomma, danno più di ciò che ricevono. 

 

La fame

Il cibo, tema dell'Expo. Un diritto di cui, oggi, 840 milioni di persone non godono. "Ogni anno 51 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni - è stato riferito ieri durante la presentazione - deperiscono a causa della malnutrizione e, di questi, quasi 7 milioni muoiono. La più alta concentrazione vive nell’Africa Subsahariana, dove 1 bambino su 3 è sottoalimentato. È l’Africa delle migrazioni. Sono anche i volti dei migranti che, dopo un primo viaggio alla ricerca di una vita migliore nel Nord Africa, oggi attraversano il Mediterraneo sui barconi, nei cosiddetti “viaggi della speranza”.

 

La situazione mondiale

Nel 2013 sono circa 232 milioni le persone nel mondo che vivono in un paese diverso da quello di origine: le donne sono il 48%. Tra questi, il 10-15% sono migranti irregolari. Secondo la fonte Onu, nel 2013 l’Europa e l’Asia ospitano il 62% del totale internazionale dei migranti. A seguire c’è il Nord America col 23%, l’Africa (8%), l’America latina e i Caraibi (3,7%) e l’Oceania (3,4%). Stati Uniti e Federazione Russa ospitano complessivamente un quarto del totale dei migranti internazionali. Oltre ai paesi d’oltre oceano, come il Canada e l’Australia, e quelli arabi (Arabia Saudita ed Emirati Arabi), nei primi 11 paesi sono presenti anche paesi europei, come la Germania, il Regno Unito e la Francia e, agli ultimi posti, la Spagna e l’Italia.

L'Europa ospita il 31,3% dei migranti internazionali. Il numero totale di stranieri residenti nell’Unione Europea, al 1 gennaio 2013 è di 34,9 milioni di persone, pari all’8,4% del totale della popolazione.

La situazione italiana 

In Italia ci sono circa 5 milioni di stranieri. L'immigrazione nel nostro paese è giovane: il 23,9% dei permessi riguarda minori, di cui alcuni non accompagnati. Per il 53% è donna. Le fasce d’età maggiormente numerose risultano quelle che vanno dai 35 ai 39 anni (11,7%) e dai 30 ai 34 (11,6%).

Da dove vengono, questi migranti? A inizio 2014, sono soprattutto romeni (22%), albanesi (10%), marocchini (9,2%). Entrando nel dettaglio delle presenze territoriali, in tre regioni del Nord ed una del Centro è concentrato il 57% dell’intera popolazione straniera presente in Italia. In particolare, si tratta della Lombardia (22,9%), il Lazio (12,5%), l’Emilia Romagna (10,9%) e il Veneto (10,5%).

Veneto e Treviso

Anche in Veneto l'immigrazione è "giovane e donna". Nella nostra regione ci sono 514.592 stranieri residenti. La provincia che ne accoglie di più è Verona, seguita da Treviso, dove ne risiedono 201.545. Il 52% sono donne e la maggior pare viene dalla Romania. Tra i paesi di provenienza degli stranieri residenti nella Marca, spicca inoltre il Marocco, l'Albania, la Moldavia e la Cina.

 


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