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28 marzo 2024

Esteri

Migranti, G7: chiusura frontiere è diritto sovrano

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Migranti, G7: chiusura frontiere è diritto sovrano

Sul tema dei flussi migratori nelle discussioni in corso al G7 "si è raggiunto un buon compromesso". E' quanto dicono fonti diplomatiche italiane, sottolineando come nel testo "si riconosca l'approccio globale al problema, anche nel lungo periodo con il coinvolgimento dei paesi di origine e la responsabilità condivisa". Le fonti ricordano tuttavia che la discussione vera e propria al summit sul tema "ci sarà domani", mentre "si continua a lavorare sui due paragrafi" ad hoc del testo finale, ma "non ci sono problemi" con gli americani, che hanno chiesto maggiore attenzione alla sicurezza.

BOZZA - I governi hanno il diritto "sovrano" di chiudere le loro frontiere e di fissare delle soglie per i migranti. E' quanto si legge in una bozza di conclusioni che circola al G7 di Taormina. "Nel rispetto dei diritti umani e di tutti i migranti e rifugiati -si legge nel documento citato dall'agenzia tedesca Dpa- riaffermiamo i diritti sovrani degli Stati a controllare i propri confini e a fissare i limiti chiari sui livelli di migrazione come elemento chiave della sicurezza nazionale e del benessere economico". Nella bozza si ribadisce poi "la necessità di sostenere i rifugiati il più vicino possibile ai loro paesi di origine, in modo che siano in grado di tornare" e "di creare partnership per aiutare i paesi a creare le condizioni all'interno dei loro stessi confini per risolvere le cause delle migrazioni".

I paesi devono assicurare inoltre "una migrazione sicura, legale e organizzata" e "proteggere i migranti e rifugiati più vulnerabili come le donne, gli adolescenti, i bambini e i minori non accompagnati". Inoltre nel documento si mette l'accento sul rafforzamento del controllo ai confini.

Tutti questi, si sottolinea, "sono gli strumenti essenziali per ridurre la migrazione irregolare, combattere il contrabbando, il lavoro forzato, la schiavitù moderna e il traffico degli esseri umani e affrontare le questioni legate alla criminalità organizzata transnazionale, all'estremismo violento, al terrorismo e al commercio illecito". In questo modo, si legge ancora nella bozza del documento, "saremo in grado di salvaguardare gli aspetti positivi della migrazione riconoscendo il diritto intrinseco dei paesi ospitanti a stabilire politiche nel loro interesse nazionale".

 



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