VOLPAGO DEL MONTELLO - "Abbiamo estremo bisogno di giovani che possano 'investire' i loro sogni e le loro energie nel nostro territorio, ma non riusciamo a trattenere né i giovani nati qui, né quelli che arrivano da altrove".

E' il passaggio di un intervento formulato oggi da don Bruno Baratto, segretario dell'ufficio diocesano "Migrantes", di Treviso, in relazione alla manifestazione di protesta che si è svolta lo scorso 28 dicembre, a Volpago del Montello contro il progetto di un centro di accoglienza in una ex base militare dismessa, nel corso del quale era stato mostrato uno striscione con la scritta "Benvenuti sul Montello. sarà il vostro inferno".

Il sacerdote, in particolare, mette in rilievo come per la prima volta nella storia, nel trevigiano "il ricambio della classe giovanile sia largamente insufficiente a sostenere la società nel suo insieme" al punto che, in soli 15 anni, l'indice di dipendenza anziani (cioè l'indicatore del peso degli over 65 sulla popolazione attiva) è passato dal 25% al 33%".

"Non sarebbe il caso - si chiede Baratto - di riflettere insieme su questo, invece di esasperare paure che annullano ogni capacità di pensiero, e mettere in campo le migliori energie per affrontare tale nostro problema, il che darebbe sia a noi sia ad altri migliori speranze di vita e di futuro?".