"Mi hanno rubato la mostra": Ode alla pittura accusata di plagio
La "denuncia" del presidente dell'associazione "Prospettive" Francesco di Leo
CONEGLIANO - La mostra “Ode alla pittura” a Palazzo Sarcinelli, conclusasi di recente con l’encomio da parte dell’amministrazione a Marco Goldin, il curatore, trascina con sé una polemica non da poco. La rassegna creata con le opere della collezione comunale - frutto delle donazioni fatte dagli artisti durante i 15 anni in cui Goldin è stato direttore del palazzo rinascimentale – è accusata infatti di plagio.
A condurre la crociata è Francesco di Leo (nella foto), presidente dell’associazione culturale “Prospettive”: secondo quanto sostenuto dal professore, infatti, il sindaco Floriano Zambon avrebbe “riferito al predetto consulente artistico (Goldin, ndr) idee e modelli di mostre d’arte che in realtà gli erano stati rappresentati dall’associazione culturale Prospettive in occasione di un incontro presso la sala giunta del comune, alla presenza del sindaco e del comitato scientifico dell’associazione, all’incirca 4 anni fa, riguardanti proprio la collezione Sarcinelli”.
Di Leo ha così scritto una lettera al primo cittadino, lamentando “dolore” e “amarezza” per non aver visto l’organizzazione della mostra, di cui rivendica la “paternità”, affidata alla sua associazione. Al tempo in cui era sindaco Alberto Maniero, Di Leo aveva addirittura ricevuto l’incarico di fare una ricognizione delle opere interessate dal progetto: è stato proprio lui – ricorda – ad apporre le targhette identificative degli artisti, delle tecniche, delle dimensioni e dei titoli sulle opere. “Sono stato io a far notare che l’amministrazione era in possesso di un quadro di Tancredi degli anni ‘70, dal valore di non meno di 100mila euro” conclude Di Leo.
Il presidente parla quindi senza mezzi termini di “plagio” nella missiva inviata a Zambon proprio nel pomeriggio di oggi.