CONEGLIANO - Da Conegliano a Verona il dubbio permane. Come pure la guerra intestina all’interno del Carroccio.

Nelle prossime elezioni amministrative la Lega Nord correrà dappertutto da sola, senza i tradizionali alleati del centrodestra? Questa parrebbbe la soluzione, confermata oggi a Sarego dal presidente del cosidetto 'Parlamento della Padania', Roberto Calderoli (in foto).

"Andremo da soli - ha detto, prima dell'avvio dei lavori - e penso che andremo bene, quindi il problema non si pone". Una tesi condivisa anche dall'ex ministro, Roberto Maroni: "vogliamo vincere non semplicemente contarci" ha detto.

Su una linea leggermente diversa é, invece, il presidente del Veneto, Luca Zaia, il quale ha ricordato come tra le alleanza più forti in Veneto ci sia quella di Conegliano tra Lega e PdL. "Abbiamo governato bene - ha detto Zaia - non vedo perché non si debba riproporre".

Così Floriano Zambon, per affrontare (o forse affondare) la nave capitanata dall’ex Procuratore capo Antonio Fojadelli e formata da PD e Terzo Polo, potrebbe riorganizzare la corazzata PDL-Lega Nord, confermando gli insistenti rumors che danno l’On. leghista Dussin, già Sindaco di S. Vendemiano, pronto a fargli da Vice invece che da avversario.

D’altro canto, le voci, che si fanno sempre più insistenti in questi giorni, trovano sponda anche nelle dichiarazioni del grande sconfitto di questa campagna elettorale: l’ormai quasi ex sindaco Alberto Maniero, “pensionato” anzitempo (al primo mandato) dal suo stesso partito, per permettere a Zambon di provare per la terza volta a conquistare la Città del Cima, che dà per ormai prossimo l’accordo.

Come in altre occasioni, pare che anche per le aministrative di Conegliano le decisioni all’interno della Lega non passino esclusivamente per il territorio ma attendano indicazioni dai “piani alti” del partito.