Maxi multa alla Festa Settembrina: "Vergogna, in città profughi in strutture non adatte, ma nessuno parla"
Lo sfogo del presidente di Centro Giovanni Braido contro la sanzione data agli organizzatori
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VITTORIO VENETO - “E’ una vergona”: così il presidente del quartiere di Centro Giovanni Braido ha commentato la maxi multa inflitta agli organizzatori della Festa Settembrina per questioni burocratiche e documenti non presentati agli uffici comunali.
“Ci vuole buon senso – continua Braido -. La festa si fa da 20 anni ed è una delle feste più importanti in città, e ora la giunta trova il tempo per sanzionare chi fa del bene, come questi volontari. Qui a Vittorio Veneto si ospitano profughi in strutture non adatte, ma nessuno dice niente”. La questione posta da Braido è quella di una presunta “diversità di trattamento” con altri enti o associazioni: “C’è stata tutta questa attenzione per l’inaugurazione della moschea di San Giacomo?”
La società calcistica del San Michele Salsa si è vista arrivare una sanzione da 5800 euro per non aver presentato alcuni documenti nell’organizzazione della Festa Settembrina: avevano garantito l’inizio della rassegna con una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), che non è bastata però per evitare il salasso.