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23 aprile 2024

Treviso

MAXI EVASIONE AZIENDE DEL LEGNO, LA UIL: «NON È UNA NOVITÀ»

Commento al blitz delle Fiamme Gialle da parte del segretario provinciale della Feneal Uil di Treviso

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MAXI EVASIONE AZIENDE DEL LEGNO, LA UIL: «NON È UNA NOVITÀ»

TREVISO - "Un sistema di frodi, evasione e sfruttamento del lavoro nero come questo inquina il mercato e danneggia gravemente il mondo produttivo". Lo ha detto oggi, Celso Bortolotto, segretario provinciale della Feneal Uil di Treviso, commentando il blitz delle Fiamme Gialle in due aziende del settore mobili del trevigiano.

"I sindacati lo denunciano da tempo, e non è una novità, anche il settore del legno non è immune da fenomeni di evasione e lavoro nero - spiega -. I casi di falso in bilancio, di evasione e di nero di devono far riflettere sui danni che sistemi di illegalità organizzati e gestiti in metodo imprenditoriale come questi generano all'intero processo produttivo del comparto del legno".

Per la Uil, comunque, "non bisogna pensare che tutti i nostri imprenditori siano evasori e anzi sono proprio gli onesti a risentire più di tutti di queste gravi forme di irregolarità e di sfruttamento che inquinano il mercato creando situazioni di squilibrio e di concorrenza sleale".

"Ora che alcune situazioni sono venute a galla le Fiamme Gialle facciano il loro dovere fino in fondo per separare il grano dalla gramigna - conclude Bortolotto - per ripristinare la legalità nel settore e non permettere che si confondano gli onesti imprenditori colpiti dalla crisi dagli approfittatori e da coloro che sfruttando il lavoro nero innacquando le professionalità, abbassano la qualità del prodotto e corrodono la coesione sociale".

 


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