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28 marzo 2024

Treviso

Maroni: contro la mafia appalti a km zero

Impedirne le infiltrazioni e favorire aziende della Marca

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TREVISO - In Veneto e nella Marca l'infiltrazione del crimine organizzato è un fenomeno sottovalutato.

 

E’ stato questo l’argomento del dibattito “Mafia in Veneto”, ieri sera al teatro Eden, con Roberto Maroni, ex ministro dell’interno e segretario federale della Lega. Il gruppo parlamentare del Senato ha voluto portare nel cuore della Marca un tema spinoso. La mafia è ormai ben presente nel nordest, hanno detto chiaramente il leader del Carroccio e il sindaco Gian Paolo Gobbo, e lo hanno confermato Carlo Negri, magistrato anti-mafia, e Matteo Zoppas, imprenditore che troppo spesso deve fare i conti con appalti assegnati dopo ribassi a dir poco sospetti.

 

Maroni avverte: «Dove c'è ricchezza arriva la mafia dei colletti bianchi. Occorre mettere dei filtri perché la criminalità organizzata non vinca. Per impedirne l’infiltrazione - suggerisce Maroni - la Lega proporrà l’assegnazione degli appalti a chilometri zero, favorendo le aziende del territorio e allontanando chi viene da fuori offrendo ribassi eclatanti». Il sindaco Gobbo ha ricordato che in Veneto ci sono anche la mafia albanese, russa, cinese, nigeriana e rumena che controllano i giri di prostituzione e solo con la volontà del popolo di reagire si può rispondere alla mafia.

 

A portare la testimonianza di un amministratore in prima linea contro il crimine organizzato, era presenteal dibattito il sindaco di Rosarno, in provincia di reggio Calabria, Elisabetta Tripodi, giovane donna , minacciata dalla N’drangheta e messa sotto scorta proprio da Maroni quando era ancora ministro.

 



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