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28 marzo 2024

Oderzo Motta

La Marca resta sott’acqua: Esercito anche a Cimadolmo

Anche a Cimadolmo intervengono i militari per abbassare il livello della falda

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La Marca resta sott’acqua: Esercito anche a Cimadolmo

CIMADOLMO - Un team del 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine è impegnato da ieri a Cimadolmo per far fronte all’emergenza causata dalle intense piogge delle ultime settimane. L’intervento, come gli altri resisi necessari nelle ultime settimane a causa dell’emergenza maltempo, fa seguito a una richiesta della Prefettura, che ha il compito di allertare il comando padovano COMFODINORD, cui è demandato il coordinamento della risposta alle emergenze originate da calamità naturali.

“Da ieri, oltre a mantenere l’impegno a Mareno di Piave, con un’unica regia coordiniamo l’intervento operato da uomini e donne appartenenti al 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine a Cimadolmo - ci spiega il Colonnello Domenico D’Ortenzi (in foto, in basso), comandante dell’8° Reggimento Genio guastatori paracadutisti Folgore – dalle 19 di lunedì i nostri uomini stanno lavorando ininterrottamente a Mareno di Piave con diverse motopompe idrovore di media capacità, gruppi elettrogeni necessari a rendere autonome dal punto di vista energetico le idrovore e alcuni mezzi tattici che consentono loro di muoversi agevolmente nell’area, a prescindere dalle difficili condizioni del terreno, per liberare scantinati e locali interrati dall’acqua, fornendo anche energia alle motopompe della Protezione Civile.

“A Cimadolmo sono attive due motopompe idrovore di media capacità, quindi siamo di fronte all’utilizzo di mezzi potenti, sempre per liberare garage e scantinati invasi dalla falda che si è alzata – prosegue il Col. D’Ortenzi – qui come a Mareno di Piave ci coordiniamo con Prefettura, Vigili del Fuoco e Protezione Civile”.

Si prospettano tempi lunghi per la risoluzione del problema, legati alla lentezza con la quale normalmente si abbassa il livello della falda: “in entrambi i casi l’intervento cesserà quando lo chiederà la Prefettura, ma l’ipotesi più probabile è che l’intervento non sia di breve durata, considerando che dobbiamo aspettare l’abbassamento della falda” chiude il Col. D’Ortenzi.

 


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