TREVISO - “Nessun centro profughi all’hotel Carletto”. Questo, in sostanza, il concetto ribadito dal sindaco Giovanni Manildo al prefetto Laura Lega nel corso di un nuovo vertice in Prefettura. Dal lungo faccia a faccia il primo cittadino si dice ottimista sul fatto che la struttura di Selvana resterà chiusa.

“Ho ribadito al prefetto la mia contrarietà all’ipotesi Carletto per ospitare 139 profughi - spiega Manildo - E dopo questo incontro sono ottimista. Ora la palla passa, anche dal punto di vista giuridico, al prefetto Laura Lega. La gara è ancora aperta ed è ancora in corso l’esame delle proposte presentate in prefettura per il bando dell'accoglienza ai richiedenti asilo. Dunque il prefetto non mi ha potuto anticipare nulla sulle sue decisioni, ma siamo ottimisti che non ci sarà nessun centro di accoglienza al Carletto. Se non fosse così, il Comune attiverà tutti gli strumenti dal punto di vista edilizio, urbanistico e di igene”.

“La strada giuridica si trova per poter lavorare verso bandi per l’accoglienza diffusa - ha detto il primo cittadino - Al prefetto ho ribadito la mia posizione dobbiamo lavorare seriamente per l’accoglienza diffusa sul territorio della Marca; bisogna fare bandi che escludano Comuni che hanno già accolto in misura rilevante, come ha fatto il prefetto di Venezia Cuttaia”.