ROMA – Tutto inizia a marzo, quando il Governo Renzi dà, di fatto, il via libera all'uso della cannabis a scopo terapeutico decidendo di non impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale la legge regionale abruzzese n. 4 del 04 gennaio 2014, che disciplina le "modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche".
La normativa abruzzese prevede che i "medicinali cannabinoidi possono essere prescritti, con oneri a carico del Sistema sanitario regionale, da medici specialisti del Ssr e da medici di medicina generale del Ssr, sulla base di un piano terapeutico redatto dal medico specialista".

Esulta il Senatore PD Luigi Manconi, ma segnala subito i problemi per i pazienti: “Ottima novità. In Italia il ricorso a farmaci cannabinoidi è legittimo ormai da quattordici mesi, ma la possibilità di accedervi per i pazienti è rimasta nulla, essendo la procedura lenta e macchinosa”. Il problema? Nessuna azienda farmaceutica italiana ha ancora chiesto licenza per produrre farmaci cannabinoidi.

Ed è per ovviare a questo problema che Manconi decide di lanciare una petizione sul popolare sito Change.org, con destinataria principale il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha già ampiamente superato le 20.00 sottoscrizioni: “chiedo che lo Stabilimento Chimico farmaceutico Militare di Firenze, che già prepara diverse tipologie di farmaci, cominci a produrre medicinali cannabinoidi per i pazienti italiani attraverso un protocollo d'intesa tra Ministero della Salute e Ministero della Difesa e un accordo con la Conferenza Stato-Regioni”.

Lo Stabilimento Chimico farmaceutico Militare di Firenze, nato per offrire una risposta pronta e sicura alle esigenze delle Forze Armate e del Paese, fornendo servizi nel settore sanitario e producendo medicinali e presidi di carattere etico e di interesse strategico, secondo criteri di qualità, efficienza ed efficacia, negli anni ha operato attivamente nella ricerca, formazione e produzione di medicinali orfani, medicinali cioè che, pur essendo di indubbia utilità clinico-terapeutica, non vengono sviluppati, prodotti e resi disponibili dalle aziende farmaceutiche private a causa, sostanzialmente, del loro limitato interesse commerciale.

“La decisione di affidare allo Stabilimento Chimico farmaceutico Militare di Firenze l’incarico di produrre farmaci cannabinoidi – spiega il Senatore Manconi - consentirebbe al Sistema Sanitario Nazionale di fruire di una notevole riduzione di tempi e di costi”.