TREVISO - “Aiutatemi: mia moglie e mia figlia stanno praticando atti sessuali”. Questa la telefonata ricevuta qualche giorno fa dal centralino del 113 della Questura di Treviso.

A chiamare, come riporta il quotidiano La Tribuna di Treviso, è stato un uomo di origini marocchine residente in un quartiere della città. Gli agenti, dopo la drammatica telefonata, si sono precipitati sul posto, ma una volta arrivati presso l’abitazione la scena che si è presentata davanti ai loro occhi era ben diversa: mamma e figlia abbracciate dormivano insieme sul letto matrimoniale, poco vestite a causa del caldo.

L'uomo ha spiegato agli agenti che il Corano vieta alle donne di dormire seminude e tantomeno insieme. Secondo quanto hanno accertato dagli agenti delle volanti, che hanno sentito anche la moglie, l'uomo è da tempo in cura e farebbe uso di psicofarmaci. Da qualche tempo però, avrebbe deciso spontaneamente di interrompere le cure. Questo il motivo scatenante che avrebbe portato l’uomo a dare l’allarme per un episodio di normale vita familiare.