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20 aprile 2024

Valdobbiadene Pieve di Soligo

Maia a fuoco, pericolo amianto

Ulss7: "Controllate i campi, lavate le verdure"

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Maia a fuoco, pericolo amianto

PIEVE DI SOLIGO - L'azienda Maia è andata a fuoco. E ora, in tutta la zona di PIeve di Soligo, di temono gli effetti dell'amianto che costiutuiva il tetto del capannone, bruciato nell'incendio. Al momento dell’incendio il capannone era vuoto in quanto erano in corso dei lavori di manutenzione del tetto. Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 7, unitamente agli altri Enti intervenuti (Comune di Pieve di Soligo e Sernaglia della Battaglia, Vigili del Fuoco, Arpav e Provincia), hanno tempestivamente effettuato tutti i necessari accertamenti tecnici, da cui non sono emersi, al di fuori del perimetro della ditta Maia, problematiche di carattere igienico-sanitario di rilievo.

 

Si invitano comunque, a titolo precauzionale - si legge iin una nota diffusa dall'Ulss7 - i residenti nel raggio di 1 km dal luogo dell’incendio a verificare la presenza di eventuali materiali residui di combustione ricaduti nelle loro proprietà, pulendo con aspiratore le superfici coinvolte. E a lavare accuratamente gli ortaggi raccolti nelle loro proprietà. Tali indicazioni potranno essere integrate o modificate alla luce dell’esito delle indagini di laboratorio che l’Arpav sta conducendo a seguito dell’evento.

 

Anche la Provincia di Treviso si è attivata in seguito all'incedio. Dopo aver segnalato e attivato l’ARPAV, sono stati inviati i campioni d’aria per il monitoraggio. “Sicuramente un evento inaspettato - ha commentato l'ssessore provinciale all'ambiente Alberto Villanova - che ha colpito un’azienda storica di del territorio. Appena informata dell’accaduto la Provincia di Treviso si è attivata con i propri tecnici inviati in sopralluogo e ha contattato l’Arpav per il monitoraggio dell’aria. I primi dati in possesso arriveranno fra qualche giorno, nel mentre continueremo a tenere sotto controllo la situazione. Dal punto di vista ambientale la presenza di eternit ha obbligato l’azienda ad intervenire, fin da subito, con misure di bonifica dell’intero capannone, delle strutture in esso contenute e delle aree adiacenti il capannone stesso. L’agenzia ARPAV DAP di Treviso intervenuta sul posto ha effettuato campionamenti della qualità dell’aria con prelievi nella zona abitata più vicina allo stabilimento (a sud ovest dello stesso) nella frazione di Villanova (nel comune di Sernaglia). Oltre alle emissioni di fumo sprigionato in atmosfera l’evento non ha generato altri problematiche ambientali. Le acque di spegnimento utilizzate, raccolte all’interno del capannone, saranno gestite dall’azienda che provvederà al loro smaltimento presso società autorizzate allo scopo”.

 


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