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28 marzo 2024

Treviso

MAFIA: "I BENI CONFISCATI ENTRINO NELLA COMUNITA'"

Dus spinge la Provincia a combattere per la legalità

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MAFIA:

TREVISO – «I beni confiscati alla mafia entrino nella disponibilità delle nostre comunità». lo chede Claudio Dus (in foto), consigliere provinciale del Partito Democratico.

«L’appartamento confiscato al boss campano Gaetano Fontanella a Postioma di Paese è l’ennesimo chiaro segnale di una presenza mafiosa sul nostro territorio che non può più essere ignorata. La Provincia di Treviso avvii subito un tavolo con le categorie economiche e le forze sociali per individuare azioni congiunte a difesa dell’economia sana. Anche la destinazione d’uso di questi beni confiscati deve essere oggetto di riflessione: essi infatti devono essere utilizzati a fini istituzionali e sociali, come prevede la legge».

Claudio Dus, con una mozione, ha di recente impegnato la Provincia di Treviso ad adottare un Protocollo di Legalità a contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavoro, servizi e forniture. «Ci auguriamo che la giunta dia corso al più presto a questo impegno – incalza Dus – la Provincia di Treviso deve essere in prima linea nella battaglia per la legalità e contro le infiltrazioni mafiose nel nostro territorio».

Il PD sta agendo a diversi livelli su questo fronte: il gruppo consigliare regionale, ad esempio, sta lavorando, in concertazione con le altre forze politiche, a un disegno di legge regionale che sarà pronto prima dell’estate. In provincia di Treviso, invece, il PD, con un ordine del giorno presentato dal consigliere Franco Zanata, ha impegnato l’ente ad aderire ad Avviso Pubblico, la rete di enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie, «ritenendo imprescindibile un impegno costante delle amministrazioni locali a promuovere la cultura della legalità».

«Bisogna però che la maggioranza ci segua: i nostri appelli e le nostre azioni non devono cadere nel vuoto – continua Dus – l’antimafia non la si fa gridando una tantum contro la presenza in Veneto del figlio di Totò Riina o con impegni sporadici, ma con tante azioni concrete fatte ogni giorno, a cominciare dall’informazione e dalla formazione all’opinione pubblica e alle scuole e, soprattutto, con la concertazione assieme alle forze sociali per mettere in campo azioni comuni».

«Giovedì e venerdì la Commissione parlamentare Antimafia si riunirà in Veneto – conclude Dus – e questo ci sembra un segnale importante di attenzione verso un territorio in cui la mafia ricicla soldi sporchi da almeno 40 anni ma che oggi, complice la crisi economica e la mancanza di liquidità nel tessuto imprenditoriale, è diventato ancor più terra di conquista da parte della criminalità organizzata che potrebbe radicarsi con una presenza costante di clan o locali come accade in altre regioni del Nord».

«L’inquinamento dell’economia è il primo passo dell’inquinamento della società e della politica – conclude il consigliere del PD -. Essere preoccupati e denunciare non basta. Adesso bisogna agire».

 



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