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20 aprile 2024

Conegliano

L'ultima grande opera dei ceramisti di Scomigo

Il ponte tra Conegliano e Rossosch

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

L'ultima grande opera dei ceramisti di Scomigo

SCOMIGO - Ieri nel salone parrocchiale di Scomigo, su invito del Presidente dell'Associazione dei Ceramisti, Renzo Salvador e il maestro Angelo Zanin , è stato presentato al sindaco di Conegliano Fabio Chies e al sottoscritto l'opera “Il Sorriso delle Fiabe”, realizzata dall'Associazione, su commissione dell'Amministrazione Comunale, che verrà donata a Rossosch, una città di 60.000 abitanti, al sud della Russia, vicino al confine con l'Ucraina, per essere installata nell'ingresso dell'asilo per i bambini.

 

Si tratta di una collaborazione che viene da lontano, nel tempo:

a) 25 anni fa gli alpini di Conegliano, coordinati dal geometra Lino Chies, padre dell'attuale sindaco, edificarono e donarono un asilo, in ricordo dei tanti alpini morti e dispersi durante la tragica campagna di Russia della seconda guerra mondiale;

b) 10 anni dopo la Città di Conegliano si gemellò ufficialmente con Rossosch, dove con sistematicità, ogni tre anni, gli alpini tornano per l' attività di manutenzione.

 

Per festeggiare questi due eventi e in concomitanza con l'adunata degli alpini del Triveneto, l'opera è stata presentata al presidente nazionale Sebastiano Favaro.

L'opera (in foto) rappresenta due favole, quella italiana di PINOCCHIO e quella russa RICCIOLI D'ORO, riassunte in sequenze di immagini o bassorilievi, che compongono la sagoma di Pinocchio e di una bambina, mentre lanciano in avanti le proprie mani, per superare lo spartiacque del fiume Don.

Comunque, ammirando l'opera artistica, si riesce a cogliere la metafora del "fanciullino", l'opera del poeta Giovanni Pascoli, che in qualche modo, di tanto in tanto, torna nell'uomo maturo e adulto.

Significativa la categoria concettuale sottesa all'opera ossia il SORRISO.

La realizzazione dell'opera è durata circa sei mesi, partendo da un idea di Isidoro Dal Col, progetto, sviluppato da Angelo Zanin e portato avanti insieme a lui dai maestri Gianni Da Re e Giuseppe Lorenzet, con la collaborazione per i colori di Gianni Sartor.

 

I ceramisti di Scomigo sono orgogliosi dell'opera realizzata, rimborsata per le spese vive all'Amministrazione Comunale: sono serviti ben 5 quintali di argilla, mentre l'opera è lunga 6 m con un'altezza media di 1,80.

È stata realizzata in circa sei mesi e i 48 pezzi, che la compongono, saranno trasportati con il camion che percorrerà circa 3.400 kilometri in tre giorni, per raggiungere la destinazione finale dove gli Alpini la installeranno.

 

Sotto la guida dei maestri già citati hanno partecipato attivamente e con entusiasmo coloro che frequentano i laboratori nelle giornate di lunedì e giovedì, ben ventitre persone.

L'opera sarà montata per giovedì prossimo 21 giugno in Piazza Cima e sarà immortalata da una foto con tutti gli operatori, che hanno partecipato alla realizzazione, da parte di un drone, dall'alto.

Nella stessa serata verrà trasportata in Consiglio Comunale e sarà esposta al pubblico presso la Chiesetta dell'Assunta, sempre in Piazza Cima da venerdì 22 a domenica 24.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


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Pietro Panzarino - Vicedirettore

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