LETTERA APERTA A SENATRICE LAURA PUPPATO
24-10-2014 - Treviso
Gentile senatrice Laura Puppato,
per alcune critiche a suoi comportamenti politici e per averle diffuse in rete o attraverso posta elettronica sono stato querelato per supposto reato di diffamazione e molestia. Inoltre un intervista rilasciata al quotidiano Il Gazzettino Lei mi ha accusato , ingiustamente , di essere uno stalker ed afferma che non aver accettato il confronto politico perché così consigliata dai Carabinieri di Montebelluna !!!!. Non voglio, però, entrare nel merito di questi punti anche perché ci sarà nel prosieguo la decisione di un Giudice.
Infatti Il Tribunale deciderà se le critiche politiche, voti favorevole ad una legge regionale sull’ aborto ed all’ abolizione dell’ art.138 della costituzione ed altro, sono bugiarde calunnie e la diffusione utilizzando normali strumenti siano da considerarsi molestia.
Per quanto riguarda l’ accusa infondata di stalking sto valutando con i miei avvocati la possibilità di sporgere querela, salvo sua rettifica. Il tema – importante – invece che voglio affrontare è quello della tempistica processuale che ha riguardato il Suo/Nostro procedimento, inusualmente rapida rispetto alla normale durata ove l’Italia viene sistematicamente condannata per violazione della ragionevole durata del processo.
Ciò detto, constato che le indagini preliminari terminavano il 13 luglio 2014 e la richiesta di rinvio a giudizio è avvenuta correttamente entro i sei mesi e cioè in data 29 aprile 2014 con prima udienza fissata per il 17 ottobre 2014. Quindi nel rigoroso rispetto dei tempi processuali. E di questo, ovviamente, sono soddisfatto.
Pertanto La invito, gentile senatrice, a farsi paladina o meglio promotrice in Parlamento, affinchè anche tutti gli altri cittadini, compresi quelli che si sentono diffamati e molestati, possano beneficiare dell’assoluto rispetto delle norme processuali che disciplinano la durata dei processi, così evitando antipatiche situazioni di privilegio che non sono previste dalla normativa vigente e tantomeno dalla Costituzione, onde poter affermare il principio che tutti siamo uguali davanti alla Legge.
Distinti saluti,
Francesco Cecchini
Politicamente Scorretto
24/10/2014 - 20:45
Nessun errore di ortografia
Però dimmi la verità.
Te l'ha scritta l'avvocato, vero?
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Michele Bastanzetti
25/10/2014 - 20:28
PESANTI INSINUAZIONI
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Ben Canuto
05/11/2014 - 14:29
Ha fatto bene, basti vedere
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