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29 marzo 2024

Nord-Est

Leghista choc, 'Mandela terrorista'. E il partito lo caccia

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Leghista choc, 'Mandela terrorista'. E il partito lo caccia

VENEZIA - Mentre il Mondo piange Nelson Mandela, un consigliere di circoscrizione della Lega gli da' del "terrorista, belva assetata di sangue bianco". Scoppia la bufera, il leghista viene espulso dal partito e alla fine si scusa con coloro che si sentono offesi dalle sue parole. Ma il danno è fatto, e la boutade dell'esponente del Carroccio, pur di basso livello, dà la stura ad un vespaio di polemiche all'interno di un partito che si avvicina diviso al congresso.

Le agenzie sono già inondate di messaggi di cordoglio di esponenti della politica, della cultura e della Chiesa per il "Madiba", quando su facebook appare un post sorprendente e decisamente fuori dal coro di un consigliere di Circoscrizione per la Lega a Verona. "Finalmente il terrorista Mandela, belva assetata di sangue bianco trasformato in eroe dalla propaganda mondialista, si troverà di fronte a tutta la gente che ha fatto ammazzare con le bombe nelle chiese o con i copertoni incendiati intorno al collo", scrive Francesco Vartolo, denunciando che a causa del movimento fondato da Mandela, l'Anc, "è in atto un vero e proprio genocidio dei boeri e dei popoli bianchi in Sudafrica". Ed esplode la bufera.

Dal Pd quelle parole vengono bollate come "indecenti"; Antonio De Poli dell'Udc parla di "espressioni incivili e offensive che non possono sporcare la memoria di un grande uomo". E su internet imperversano gli attacchi e le critiche alla Lega, che finisce 'tout court' sul banco degli imputati per le affermazioni del suo amministratore locale.

Comunque, i vertici non stanno a guardare. A partire dal segretario Roberto Maroni, che già in mattinata ricorda Mandela, rendendo "onore alla memoria di un grande dell'umanità". "E' un'uscita da condannare e non rappresenta il pensiero della Lega", sbotta il governatore veneto Luca Zaia, mentre il candidato alla segreteria Matteo Salvini non commenta, e Flavio Tosi, Segretario della Lega Nord-Liga Veneta, "in virtù dei poteri che gli sono statutariamente attribuiti, annuncia l'espulsione di Vartolo dal movimento. E alla fine anche Vartolo chiede scusa. "Mandela e' sicuramente un mito per molti e mi scuso con coloro che si sentono offesi dalle mie parole", dice l'amministratore locale, che ormai è fuori dal Carroccio.(ANSA)

 


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