"Legalizziamo!" Lo chiede il New York Times
Il quotidiano americano si schiera contro il proibizionismo
NEW YORK - "Ci sono voluti 13 anni prima che gli Stati Uniti tornassero in sè e mettessero fine alla Prohibition(...). Sono passati più di 40 anni da quando il Congresso ha approvato l’attuale divieto sulla marijuana, infliggendo grandi danni alla società". Apre così l'editoriale del New York Times in cui il quotidiano più autorevole d'America si schiera dalla parte della legalizzazione della marijuana. La difende, la promuove. E per ragioni molto semplici: è una sostanza molto meno pericolosa dell'alcol e, vietarla, danneggia solamente la società.
Cose già dette. Ridette. La novità sta però nel fatto che, a dirlo apertamente, è un quotidiano che è sempre stato un po' conservatore sul fronte della legalizzazione e che ora è pronto a combattere questa lotta in favore di una sostanza che "è dannosa se viene vietata".
Il quotidiano americano, trasformando pure le stelle della bandiera americana in foglie di marijuana, spiega attraverso gli editoriali che la decisione di schierarsi a favore della legalizzazione è il risultato di studi, ricerche, approfondimenti. Insomma, il comitato editoriale ha guardato pro e contro, giungendo a una conclusione. Palese.
Rendere la marijuana legale - e ora lo dice (anche) il new York Times - è propizio per l'economia del paese e per combattere la delinquenza. Di qui la certezza del quotidiano: “È da tempo giunta l’ora di revocare questa versione della Proibizione”.