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18 aprile 2024

Vittorio Veneto

Le speranze suscitate dalla 48esima Settimana Sociale

L'esperienza vissuta da don Andrea Forest

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Le speranze suscitate dalla 48esima Settimana Sociale

VITTORIO VENETO - Ieri si è conclusa la 48a Settimana Sociale, organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana a Cagliari, dal 26 al 29 ottobre. Per la diocesi di Vittorio Veneto doveva partecipato una delegazione, formata dal Vicario don Martino Zagonel, che ha rinunziato a causa della morte improvvisa di don Silvano De Cal, don Andrea Forest e Maurizio Cecchetto.

 

Il Presidente del Comitato delle Settimane sociali, Mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto (in foto) nella introduzione ai lavori si era augurato che "i nostri interventi partano dal cuore e diventino proposte come se si trattasse di un nostro fratello o figlio o figlia non da raccomandare , ma da incamminare al lavoro e non ad un incessante pellegrinaggio tra i vari centri per l'impiego".

 

E ha concluso: "Il messaggio del Santo Padre che ci chiama ad essere lievito sociale e l'indicazione del Presidente della Cei sulla rotta da seguire hanno aperto un cantiere, in cui si respira un'atmosfera di grande collaborazione. Oggi è stato arato il terreno, è stato buttato il seme, e vedremo i germogli".

Questi due aspetti sono stati analizzati da don Andrea, delegato vescovile per la pastorale sociale.

 

Come si è preparata questa settimana sociale nella nostra Diocesi?

Il lavoro principale è stato quello di censire le buone pratiche del lavoro nel nostro territorio, in tre direzioni: a) imprese; b) formazione scolastica e professionale; c) pubblica amministrazione e istituzioni sul territorio.

Nelle prime due, su cui ci siamo concentrati maggiormente, perchè più diffuse sono state individuate e segnalate agli organizzatori 7 buone pratiche, ossia quelle realtà in cui il lavoro è considerato nel suo valore etico, sociale, umano, che permette al lavoratore di acquisire libertà e dignità. Non è stata trovata una realtà emergente sulle altre, particolarmente esemplare e virtuosa, ma tante buone pratiche diffuse nel territorio.

 

Nel segnalare queste sette realtà ha prevalso la collaborazione vissuta da tempo con la pasttorale sociale, senza per questo ritenerle esaustive, rispetto alla totalità delle esperienze presenti. In questao progetto sono state coinvolte tutte le diocesi italiane.

 

Tra tutto il materiale selezionato dal Comitato Organizzatore sono entrate tre delle sette esperienze segnalate:

1) la Keyline di Vittorio Veneto per le imprese,

2) l'esperienza di formazione profesionale di Villa Frova di Caneva ( nell'ambito dei progetti dello IAL del Friuli)

3) il Fondo previdenziale integrativo Solidarietà Veneto, nell'ambito dei servizi ai lavoratori, che proprio questa mattina ha eletto il nuovo presidente nella persona di Franco Lorenzon.

 

Il dopo Cagliari : cosa avverrà nel prossimo futuro?

Tra i molteplici spunti emersi, entro breve il coordinamento triveneto della Pastorale Sociale approfondirà e cercherà di cogliere qualche linea comune.

Ragionevolmente non ci si discosterà da quanto Mons. Filippo Santoro ha indicato ieri, al termine dei lavori della settimana sociale:

1) Istituzionalizzare il progetto dei cercatori di lavOro, rendendolo stabilmente operativo nella ricerca delle buone pratiche del lavoro;

2) Favorire la sensibilità delle comunità parrocchiali e dei singoli cristiani ai temi sociali, ancora troppo marginali nelle priorità pastorali del territorio e, in particolare, favorire la presenza dei fedeli laici nella politica. "Le nostre comunità cristiane - ha detto ieri Mons. Santoro - non possono limitarsi a catechesi e liturgia! Il Vangelo deve innervare il vivere sociale e in modo particolare l'impegno per il bene comune".

3) Mantenere l'attenzione ai poveri e alle varie forme di povertà, non solo per soccorrere chi è nel bisogno, ma anche per prevenire strutturalmente questi drammi.

 

Qualche passaggio signidficativo del Presidente della CEI, il Card. Gualtiero Bassetti...

Nel concedarci, il Cardinale ci ha consegnato tre parole, a significare lo stato d'animo, al termine della quattro giorni:

1) Grazie, per la sinergia ed intenti e l'ampia rappresentatività della Chiesa Italiana coinvolta a Cagliari;

2) Amen: l'ultima parola della Bibbia, che dice la fede in Cristo, che accompagna lo svolgersi della Storia. In tale contesto ha ripreso quanto aveva detto nel suo intervento di apertura circa la necessità di recuperare la centralità della domenica e il valore della festa condivisa, quali elementi indispensabili di un lavoro libero e dignitoso;

3) Alleluja, parola che racchiude la gioia del vivere, frutto della speranza, che anima il cammino dei credenti.

 

Per concludere: le nuove attenzioni per dare concretezza agli spunti cagliaritani nel nostro territorio...

Parlerei di due ambiti, in cui siamo già impegnati e che ci fanno sentire in profonda sintonia con quanto emerso a Cagliari:

1) valorizzare l'importanza della domenica e della festa condivisa, anche tutelando il riposo dal lavoro;

2) la scuola di formazione all'impegno sociale e politico, attiva da 33 anni nella nostra diocesi, con il coinvolgimento dei docenti universitari, che a partire dal prossimo aprile offrirà anche un laboratorio di etica civile per favorire una riscoperta di responsabilità dei cristiani in ordine al bene comune.

pietro.panzarino@oggitreviso.it

 


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