VITTORIO VENETO - "Ci guardano tutti, perché siamo neri e tu sei bianca". "Ma no, che dici?". "Invece è così. Qui nessuno si ferma a parlare con noi e se proviamo a salutare qualche giovane, questo fila dritto". "Ha ragione, qui le persone ci evitano. Facciamo paura?"

Ci ridono su Moses, Moahmed, Jackson, Isaac, Lamin e gli altri, ma se sono stupiti che io, in centro città, mi fermi a parlare con loro, lo sono altrettanto del fatto che la maggior parte delle persone rifugga dal farlo.

I profughi fanno paura. Nonostante i ragazzi ospitati presso il Ceis di Serravalle non si siano mai macchiati di alcun reato, pare spaventino un sacco parte della popolazione locale. Numerosi i cittadini che, da quanto questi ragazzi vivono in città, si sentono "poco sicuri" ad uscire di casa o a lasciare che i loro figli vadano in giro da soli. Le preoccupazioni, illogiche e infondate, di alcuni vittoriesi sono emerse durante un incontro pubblico tenutosi lo scorso 16 febbraio alla presenza dall'Amministrazione. In quell'occasione, però, sindaco e giunta non hanno rassicurato i cittadini, che sono tornati a casa con le stesse paure con cui erano arrivati.

Ed è proprio per tranquillizzare la popolazione locale e "dare risposte al clima di allarme e disinformazione che aleggia in città" che è nata una Rete di Cittadinanza Solidale. Si tratta di un gruppo di cittadini che, a titolo personale o in rappresentanza di gruppi già formati, si stanno dando da fare per informare i cittadini (per togliere loro paure e timori), per promuovere iniziative di educazione alla convivenza e per far sì che i giovani profughi abbiano "un'ospitalità degna della tradizione democratica della nostra città".

"Il tavolo - fanno sapere i membri della Rete - con i propri componenti ha già iniziato a muoversi in queste direzioni, con questa prima iniziativa, ed è aperto a ogni cittadino, gruppo, o associazione che voglia portare il proprio contributo per la definizione di un progetto di  accoglienza e di tolleranza".

Con l'apertura di una pagina Facebook e la volontà di mettere fine a paure e angosce, la Rete di Cittadinanza Solidale dà appuntamento ai cittadini il 9 aprile, alle 20.30, presso il Collegio Dante dove si terrà una conferenza dal titolo 120 a Serravalle, Soluzioni a confronto. Diritto di Asilo, legislazione e accoglienza, dalla situazione attuale alle buone pratiche.

Il gruppo è nato soprattutto per i cittadini, per far capire loro come i nuovi ospiti siano una risorsa e non un pericolo. E per far sì che Lamin, Isaac, Mohamed e Jackson possano parlare con Luca, Paolo, Mario e Giovanni senza sentirsi osservati, criticati. Senza pensare, chiedersi e chiedere: "Stiamo facendo qualcosa di male?".