LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA MARIOTTO: TENTATO OMICIDIO PREMEDITATO
Lui aveva trovato un altro amore e voleva lasciarla. Ma temeva che lei non riuscisse ad accettarlo
Sernaglia della Battaglia – Non voleva che la moglie soffrisse, non voleva più litigare con lei. Per questo avrebbe deciso di ucciderla.
E’ contenuta nelle motivazioni della sentenza che lo condanna a 10 anni la ricostruzione delle valutazioni che spinsero Eddi Mariotto, giovane imprenditore edile, a buttare sua moglie in un canale Enel, credendo così di farla affogare.
La donna si è salvata e Mariotto è stato condannato per tentato omicidio.
Nelle motivazioni della sentenza è entrata anche quella che poteva sembrare una scusante: il marito credeva che la consorte, già in un periodo difficile, non potesse sopportare una richiesta di divorzio. Quindi per evitare liti e altri carichi di tensione e sofferenza, avrebbe considerato l’omicidio una soluzione più semplice e meno dolorosa.
E proprio questo ha convinto i giudici che la notte, il 7 novembre 2008, in cui Mariotto spinse la moglie in acqua non fosse stato colto da un impulso improvviso ma avesse anzi premeditato e ben valutato il gesto.