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18 aprile 2024

Treviso

"Le donazioni di sangue non bastano, servono più donatori"

A lanciare l'allarme il presidente Avis del Veneto:"I soci invecchiano e i giovani donano poco"

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avis

TREVISO - “Donatori e donazioni di sangue non bastano”. I numeri parlano chiaro: in Veneto, lo scorso anno, sono calate le donazioni di sangue Avis anche nelle province come quella di Treviso dove, di solito, si avevano i migliori risultati. In totale, le donazioni di sangue intero da donatori avisini sono state 185.280, con un calo dello 0,96% rispetto all’anno precedente.

Non è andata affatto meglio per le donazioni di plasma, passate da 30.823 del 2016 a 27.920 del 2017, con un -9.42%. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Avis regionale Veneto, Giorgio Brunello, in vista della “Giornata mondiale del donatore” che si celebra domani, 14 giugno. “Una giornata che rischia di diventare “amara” per la nostra realtà, specie con l’arrivo dell’estate, da sempre il periodo più critico per il settore trasfusionale”.

“Siamo di fronte a una tendenza nazionale – dice l’Assessore alla sanità della Regione, Luca Coletto – che va invertita con nuove azioni di sensibilizzazione. Pur in un momento di difficoltà, i veneti spiccano comunque per la loro generosità, tanto che l'autosufficienza regionale in sangue ed emocomponenti è stata confermata sia nel 2017 che nei primi mesi del 2018, rispondendo quindi alla domanda per le numerose e complesse attività sanitarie svolte in Veneto. Anche se, va sottolineato, seppur di poco, le trasfusioni di emazie grazie ad una più puntuale verifica dell'appropriatezza terapeutica ed all'implemetazione del Programma Patient Blood Manegement, attraverso il quale viene adottata una strategia a livello di Azienda sanitaria per ridurre i fattori di rischio trasfusionale ancor prima dell'eventuale trasfusione a seguito per esempio di un intervento chirurgico programmato”. Quest’anno, al 30 aprile 2018, si è assistito ad una leggera ripresa: 58.250 donazioni di sangue intero rispetto alle 57.848 dei primi quattro mesi del 2017, con un più 0.69%”. Ma a Treviso la situazione non è cambiata e si conferma il decremento.

E questo proprio quando si assiste all’aumento delle donazioni di organi e di trapianti, che stanno facendo balzare il Veneto in cima alla classifica nazionale. Una situazione preoccupante, perché senza sangue entra in crisi l’intera sanità veneta, e con essa il delicato settore dei trapianti stessi. “Una preoccupazione che diventa ancora più alta, perché stanno calando i donatori – spiega Brunello - dal momento che i nostri soci invecchiano e i giovani donano poco. I nuovi iscritti, nel 2017, erano già un migliaio in meno rispetto all’anno precedente: 9.737 contro i 10.927. Tendenza che deve essere invertita. Le Avis, dalla regionale alle comunali, passando per le provinciali, ce la stanno mettendo tutta, anche con una presenza sempre più forte nelle scuole oltre con una miriade di iniziative diverse. 

Ad oggi, in Veneto, sono iscritti all’Avis regionale oltre 136mila soci-donatori. “Non bastano –ribatte Brunello – donare il sangue è un gesto semplice, ma fondamentale. Un gesto generosa salva vita, che non ha alcun paragone. Nella giornata dedicata al donatore, Avis rivolge un grazie immenso a chi già lo compie e un invito forte a pensarci per chi non lo ha ancora fatto”.

 


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