CONEGLIANO - Polveri sottili in calo, colpa della crisi. Nei primi tre mesi del 2013 i superamenti della soglia di attenzione (50 microgrammi per metro cubo) nel comune di Conegliano sono stati solamente 13. Merito non solo delle condizioni climatiche (vedi le tante piogge che ancora non hanno smesso di imperversare) ma anche di quelle economiche. Causa il minor potere d'acquisto degli italiani e anche dei residenti in Sinistra Piave, causa l'aumento spropositato del prezzo della benzina, del gas e del metano, ci sono meno auto in circolazione e nel periodo invernale c'è stata maggior attenzione alle spese, in primis proprio quelle del riscaldamento (un grado, due in meno, rispetto agli altri anni e attenzione anche nel numero delle ore dell'accensione).

Come ha sottolineato l'assessore all'ecologia e all'ambiente, Claudio Toppan, la riduzione dello smog con il conseguente miglioramento dell'aria è stata provocata da un insieme di fattori, dal fatto che circolino meno mezzi, dai camion alle auto e dal fatto che la popolazione cerchi di risparmiare anche sul riscaldamento, tanto da mettere in pratica "volontariamente" l'ordinanza con i provvedimenti da mettere in atto per ridurre l'inquinamento, come abbassamento di un grado e diminuzione delle ore di accensione del riscaldamento oppure il divieto di riscaldare i vani scale, ecc.

A incidere anche l'attenzione ecologica (e anche il tentativo di risparmiare denaro) che ha portato nel corso degli ultimi anni sia gli enti pubblici che i privati a sostituire le vecchie caldaie, che a causa del loro essere obsolete avevano molta dispersione del calore, con minor potere calorifero. Già nel 2012 gli sforamenti delle Pm10 sono stati 32, tre in meno della soglia di attenzione annuale, fissata appunto a 35. Già dall'anno scorso il Comune ha potuto evitare la predisposizione dell'ordinanza che fino al 2010 aveva previsto anche le chiusure domenicali antismog. Nel 2004 i superamenti sono stati 63, nel 2005 67, nel 2006 68, nel 2007 62. Il trend ha iniziato a cambiare nel 2008 quando gli sforamenti sono scesi a 48, poi a 37 nel 2009, risalendo a 50 nel 2010, per poi ritornare ad abbassarsi nel 2011 con 47 e nel 2012 con 32.

Tra gennaio e marzo 2013 gli sforamenti sono stati 13, in netto calo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente quando i superamenti della soglia di attenzione sono stati 29. In pratica il dato si è più che dimezzato, con tanta felicità per i nostri gola e naso e i nostri polmoni.