L'anno in cui si rubavano i radicchi
Nel Quindicinale in uscita in questi giorni il racconto degli ultimi mesi di occupazione a Pieve di Soligo e dintorni, durante la Prima Guerra Mondiale
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PIEVE DI SOLIGO - Pieve di Soligo, 3 novembre 1917: “Nel paese comparvero gli arditi. Fino allora se n’era sentito parlare, da alcuni con ammirazione, da altri con terrore, ma nessuno li aveva mai visti.
Erano giovanotti spericolati, con una giacca della divisa aperta al collo (una novità, a quel tempo), con le mostrine nere e teschi, ossa incrociate, simboli di morte sparsi su tutta la persona. Cantavano e bevevano come se fossero in baldoria, ma, discorrendo con uno di loro separatamente, si scopriva che non erano allegri, tutt’altro“.
Questa la testimonianza di Giuseppe Schiratti, farmacista a Pieve di Soligo, autore di un interessante diario pubblicato nel 1958. Nel Quindicinale in uscita in questi giorni il racconto degli ultimi mesi di occupazione a Pieve di Soligo e dintorni, durante la Prima Guerra Mondiale.
Aneddoti, numeri e storie di una pagina di storia del Quartier del Piave.