REVINE LAGO - Lago Film Fest riparte dalla decima edizione più 1. Dopo i 15mila visitatori da tutto il mondo che si sono dati appuntamento lo scorso anno a Revine Lago, dal 24 luglio al 1 agosto la piccola frazione della Marca torna ad essere il centro del cinema indipendente.

Una sorpresa per appassionati ed affezionati raccolta con grande entusiasmo, dopo che lo scorso anno gli organizzatori ne avevano annunciato la chiusura. La decisione era arrivata dopo il misterioso incidente accaduto nell’ultima serata del Film Fest 2014, quando la costosa e preziosa apparecchiatura per le proiezioni, compreso il grande schermo cinematografico collocato sulla riva del lago, è finita inspiegabilmente in acqua. Da qui un susseguirsi di intricate vicende: l’attrezzatura finita in acqua introvabile e un lungo contenzioso con l’assicurazione porta gli organizzatori a fermare il festival. Dopo mesi di silenzi e la volontà di far emergere la verità Carlo Migotto e Viviana Carlet, direttori artistici della manifestazione, decidono di ripartire con una nuova formula.

Il misterioso incidente diventa l’inizio del corto-documentario “Lago Film Fest” che verrà girato e completato nel corso di questa nuova edizione dai ragazzi del collettivo Zero Video e sarà presentato nella serata conclusiva di sabato 1 agosto.

Protagonista indiscusso anche per questa edizione “X+1” il cortometraggio con 101 titoli provenienti da 20 Paesi. Cinque le sezioni: una competizione Internazionale di 31 corti; una Nazionale di 20 titoli, e altrettanti per Nuovi Segni dedicata ai film sperimentali; una sezione Unicef, dedicata all'infanzia, che si allarga a 23 corti e un Veneto i cui 7 film sono stati realizzati completamente in terra veneta. Una giuria internazionale premierà i film in competizione è composta dallo sceneggiatore Alfreddo Covelli, il regista e compositore argentino Sebastian Wesman, l'attrice romena Cosmina Stratan, l'animatore cinematografico Peter Millard, i registi e sceneggiatori italiani Carlani e Dogana. In ognuna delle passate edizioni il festival ha offerto a paesi diversi l'opportunità di svelare la loro l'identità creativa; quest'anno tale spazio va alla Svezia, attraverso una retrospettiva, con uno speciale appuntamento su Ingmar Bergman, ad artisti e filmmakers contemporanei, con le proiezioni dedicate a Roy Andersson (Leone d'Oro a Venezia 2014), John Skoog e a pellicole di culto da riscoprire come “Fucking Åmål” di Lukas Moodysson.

Da non perdere i numerosi workshop: su tutti, quello dedicato alla tecnica del Blobbing, patrocinato e coordinato dalla redazione stessa del programma di RaiTre, e volto alla realizzazione di pillole di video; e quello affidato a Kino Kabaret con la collaborazione di Euphoria Borealis, un laboratorio di cinema indipendente di respiro internazionale.

Molte le iniziative per i più piccoli con la sezione Unicef, come il workshop “Da grande farò il regista!” mirato alla realizzazione di un libro di illustrazioni sul tema. Si riconferma l'iniziativa Diciottocchi, riservata a fotografi, illustratori e videomaker che si aggireranno per il Festival assorbendone le suggestioni, e restituendone infine un ritratto personale cui sarà data visibilità negli spazi social del Lago Film Fest.