TREVISO - Lo Iuav lascia Treviso. I corsi di design della moda e disegno industriale tornano a Venezia.

Dopo gli annunci dei giorni scorsi ora la conferma ufficiale arriva dal Senato Accademico dell’università Iuav di Venezia che in una nota scrive: “valutate le risorse a disposizione dell’ateneo, il Senato ha constatato l’impossibilità di investire fondi per garantire la permanenza dei corsi di studio di design e di design della moda nelle sedi di Treviso”. A incidere sulla decisione un parere della Ragioneria dello Stato che ora ha stabilito che non rientra nelle finalità degli enti camerali finanziare corsi di laurea, viste le risicate risorse.

Già lo scorso anno la Camera di commercio, a causa dei tagli al proprio bilancio, aveva sospeso il contributo alla didattica fornito in passato, ma aveva continuato a pagare gli affitti delle due sedi Iuav a Treviso, pari a circa 500mila euro. Spese impossibili da sostenere autonomamente per lo Iuav.

“Dispiace constatare - la nota continua con una vena polemica - l’assenza di un segnale di interesse e di impegno da parte dei soggetti politici e delle realtà imprenditoriali trevigiane, specialmente in considerazione della più che positiva e fruttuosa integrazione che si è consolidata nel corso degli anni tra le filiere formative di de- sign e di design della moda Iuav e il tessuto produttivo del territorio”.

Accuse respinte dal sindaco Giovanni Manildo che si dice “sorpreso e amareggiato”. “Apprendere dalla stampa la decisione di Iuav di lasciare Treviso mi ha sorpreso, così come l’accenno a qualche responsabilità o negligenza da parte del Comune e della politica. Nulla di tutto ciò. Risalgono allo scorso anno riunioni presso il Comune nelle quali si è indicata una strada condivisa da tutto il 'sistema Treviso' che riconosce valore imprescindibile allo Iuav. In autonomia le associazioni e la Camera di Commercio hanno poi fatto molte riunioni tra loro, non comunicandoci nulla sino al folle cortocircuito burocratico che impedirebbe all’ente camerale di continuare a sovvenzionare l’Università. A quanto mi è dato sapere solo ora - continua Manildo - non si tratterebbe di un problema di fondi, ma di un’interpretazione della legge di riforma della Camera stessa. Un’assurdità che va certamente superata”.

Proprio per questo il sindaco ha contattato il sottosegretario all’Economia e alle finanze Pier Paolo Baretta, a cui ha inviato tutti gli incartamenti, per chiedere una valutazione, auspicando che al più presto possa essere fissata una riunione per discutere e superare le problematiche. Il sindaco ha inoltre convocato per i primi giorni della prossima settimana una riunione urgente con il Rettore dello Iuav, la camera di commercio e di tutti gli altri attori coinvolti che a più riprese hanno ribadito il valore dei corsi di moda e design a Treviso.