Integrazione completata, “I nostri figli neri escono da casa Calò”
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POVEGLIANO - Dopo 4 anni e mezzo i 6 figli lasciano il nido, a dare la notizia dell’ultimo saluto il professore trevigiano Antonio Silvio Calò. Era giugno 2015, quando Calò, professore di storia e filosofia al liceo Canova di Treviso, decise, con la moglie Nicoletta e i loro figli, di aprire per la prima volta la loro casa di Camalò di Povegliano a sei richiedenti asilo africani. Il suo gesto è ritenuto un modello di buona accoglienza. “Oggi è un giorno speciale per la nostra famiglia perché i nostri figli neri escono da casa Caló-ha dichiarato nella propria pagina Facebook, il professore- Ciascuno di loro ha trovato una propria casa ed un lavoro. Nel 2015 abbiamo aperto le nostre porte: sono stati quattro anni difficili e intensi, ma la nostra storia dimostra che l’accoglienza e l’integrazione si possono fare davvero”.
Il prof Calò è stato premiato come “Cittadino europeo 2018” insieme ad altre tre italiani. Il premio Cittadino europeo è stato lanciato dal Parlamento europeo nel 2008 come riconoscimento per cittadini, associazioni e organizzazioni che, spiega una nota, "con le loro attività si sono distinti per l'eccezionale impegno nell'agevolare la cooperazione transfrontaliera o transnazionale nell'Ue, promuovendo una migliore comprensione reciproca e una maggiore integrazione tra gli abitanti degli Stati membri. Il premio è conferito anche per attività quotidiane che mettono in pratica i valori custoditi dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea".