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20 aprile 2024

Italia

Incendio di Fiumicino, indagati dirigente Asl e funzionario Adr

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Incendio di Fiumicino, indagati dirigente Asl e funzionario Adr

Un nuovo fascicolo di indagine è stato aperto dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia in seguito all'incendio che tra il 6 e 7 maggio scorso ha devastato il Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino. Nel registro degli indagati sono state iscritte altre due persone, sono un dirigente della Asl RmD e un funzionario della Adr. Per il primo si ipotizza il reato di abuso d'ufficio mentre è indagato per violazione della norma sulla sicurezza del lavoro un funzionario dell'Adr che avrebbe fatto lavorare personale nei giorni immediatamente successivi all'incendio nella zona colpita.

 

Il nuovo fascicolo di indagine è stato aperto in seguito alle segnalazioni fatte dall'Arpa a proposito della presenza nell'aria di diossina, di pcb e di furani in quantità preoccupante e sulla base di disturbi lamentati dai lavoratori, 150 persone, che hanno denunciato disturbi. Sono operai che svolgono il loro lavoro nelle aree adiacenti alla zona commerciale del Terminal 3 distrutto dal rogo.

 

"Continua la pesante situazione nell'aeroporto di Fiumicino. Nonostante l'operazione di 'camouflage' con paratie di emergenza che coprono le aree bruciate e non ancora bonificate e profumini che spruzzano odore di eucalipto, l'aria è ancora irrespirabile in molte zone del terminal in cui è avvenuto l'incendio - denuncia in una nota l'Usb - Seppure siano passati 18 giorni dall'incendio, i lavoratori continuano ad accusare malori, anche importanti, e a recarsi al pronto soccorso: risulterebbe che la quota abbia superato i quattrocento casi solo nella zona di Fiumicino".

 

L'Usb chiede l'intervento del ministro dei Trasporti Graziano Delrio. A fare chiarezza sui numeri è Cristina Proietti, responsabile del Dipartimento di prevenzione dell'Asl Roma D. "Sono 216 - dice all'Adnkronos - e non oltre 400 le persone (tra lavoratori e viaggiatori) che hanno chiesto aiuto al pronto soccorso dell'ospedale di Fiumicino dal giorno del rogo del Terminal 3 a oggi". "Abbiamo acquisito - prosegue Proietti - tutti i certificati medici emessi in questo periodo e li abbiamo analizzati, ora siamo in attesa di avere i dati di altri ospedali come il Grassi di Ostia e il S.Camillo dove potrebbero essersi recati altri casi".

 



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