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18 aprile 2024

Italia

Imprenditore tedesco acquista una barca per salvare vite umane

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 Imprenditore tedesco acquista una barca per salvare vite umane

Al centro dei giornali in edicola sempre la questione immigrati. In un'intervista a Qn parla Jan Eliasson, vicesegretario generale dell’Onu: "Dobbiamo tornare a ‘Mare Nostrum’ e farlo ancora più grande. Era un eccellente programma che è stato sostituito da una cosa molto più piccola. Siamo in attesa dell’incontro di oggi dei leader del Consiglio europeo e speriamo che trovino una posizione comune. L’obiettivo è salvare ancora più disperati dopo questa immane tragedia. Le Nazioni Unite sono molto riconoscenti all’Italia per gli sforzi che sta facendo al largo delle coste libiche per soccorrere i migranti".

 

Del Consiglio europeo parla anche, alla 'Stampa', Aydan Özoguz, responsabile tedesca per l’Immigrazione: "Per me è importante che la Ue decida delle priorità. Al primo posto, per me, ci sono le operazioni di salvataggio in mare. Un piccolo sforzo in più su Triton non basta. In ogni caso, se si riuscisse a trovare un accordo, sarebbe già un risultato, sarebbe il primo piano comune europeo per i profughi. Per ora ogni Paese decide per sé, non c’è mai stata una vera cooperazione. Il che è vergognoso. Mi auguro vivamente che la Ue riesca a dare un segnale, che dimostri che può funzionare".

 

Commenta il piano sul'emergenza immigrazione, in un'intervista a 'Repubblica', monsignor Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes della Cei: "È assolutamente debole e per certi versi vergognoso. Ancora una volta si pensa di contrastare i trafficanti e non tutelare le persone attraverso i canali umanitari, un piano sociale europeo nei Paesi di arrivo dei profughi e migranti, la cooperazione locale". A suo avviso, "serve un piano di pace e di ristabilimento della sicurezza delle persone sulle sponde africane, libiche ed egiziane del Mediterraneo, attivando anche progetti di cooperazione internazionale per il rientro di persone; la ripresa di alcune attività lavorative, il ristabilimento di presidi sanitari, la riapertura delle attività scolastiche". "Senza pace e senza la ripresa delle attività economiche e sociali e solo distruggendo - avverte - non faremmo che alimentare ancora disperazione e partenze".

 

Sulla questione immigrati il 'Messaggero' intervista il sindaco di Torino e presidente dell’Anci, Piero Fassino: "Ci sono due questioni che vanno affrontate. La prima è che di fronte a un afflusso così grande bisogna investire del problema tutto il territorio nazionale, tutte le Regioni e tutti i Comuni. Non ci si può più affidare soltanto alle grandi città. Coinvolgendo gli 8.000 Comuni, ovviamente in proporzione alla loro dimensione, la capacità di accoglienza si amplia".

 

Parla dei progetti in campo nel nostro paese, in un'intervista al 'Fatto quotidiano', Gino Strada, fondatore e presidente di Emergency: "Abbiamo tanti progetti, non solo all’estero. La nostra assistenza in Italia non è più rivolta solo ai migranti, ma anche a tutti quei cittadini che non riescono più a curarsi degnamente. Anche questo, così vicino a noi, è uno scandalo insopportabile".

 

'Repubblica' intervista un imprenditore tedesco, Harald Höppner, che ha deciso di investire una parte dei suoi risparmi comprando una vecchia barca per mandarla nel Mediterraneo a salvare vite umane: "Se non faccio niente adesso me ne pentirò per tutta la vita. Per me quelle persone che fuggono dai paesi africani in guerra e che rischiano la vita attraversando il mare per raggiungere le coste europee sono come quei miei connazionali che al tempo delle due Germanie fuggivano dalla Ddr per arrivare in Occidente".

 

Sempre 'Repubblica' intervista Carlo Montini, albergatore di Bormio, che ha deciso di ospitare i migranti: "Non si lavora più. Presenze dimezzate in due anni, gente che gira solo coi buoni delle promozioni per gruppi. Se non riempio le camere come pago l’affitto? Un conto è lavorare e un conto è stare a guardare dalla finestra. Ospitando i profughi lavoro e faccio anche un’opera buona. A 70 anni la cosa più importante è essere a posto con la propria coscienza".

 

Sul fronte politico-economico interno, il 'Corriere della sera' intervista Giampaolo Galli, ex direttore generale di Confindustria, che è uno dei dieci deputati del Pd chiamati a subentrare in commissione agli esponenti della minoranza contrari alla legge elettorale: "Quando mi chiamano gli investitori, gli dico che la mia previsione da economista sui fatti politici è che passeranno Italicum e riforma costituzionale, magari con qualche cambiamento. L’alternativa sarebbe il disastro. Non credo che lo vogliano neanche Lega e Forza Italia, figuriamoci la minoranza del Pd. Anche per questo si drammatizza e si fa teatro. Ma alla fine il senso di responsabilità prevarrà".

 

'Avvenire' interpello l’economista Aldo Carra, storico consulente di Istat e Cnel, che illustra la ricetta indicata nel suo ultimo libro: "L’obiettivo fondamentale è superare le disuguaglianze. Da lì deriva il benessere sociale, dell’intera comunità. Nella seconda parte del mio libro analizzo proprio come utilizzare gli indicatori del Bes nelle politiche locali. Ogni realtà può averne di specifici e particolari. Lì bisogna puntare con progetti di sviluppo mirati".

 

Sul fronte delle professioni, in un intervento su 'Italia Oggi', Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, spiega i contenuti del contratto di categoria appena chiuso: "Il risultato emerso al termine della lunga negoziazione sindacale rappresenta, senza dubbio, un modello contrattuale tra i più innovativi nell’attuale panorama delle relazioni industriali. E consentirà ai titolari degli studi professionali di affrontare con maggior serenità le sfide imposte dal mutato contesto competitivo del mercato dei servizi, anche a livello internazionale".

 

Con 'Libero' parla il commercialista Maurizio Reggi, che ha assistito il contribuente protagonista della pronuncia della Commissione tributaria provinciale di Milano, la quale ha dichiarato nullo un avviso di accertamento firmato da un funzionario dell’Agenzia delle entrate che aveva assunto incarichi direttivi senza sostenere un concorso pubblico: "E' un precedente importante proprio perché ha stabilito il principio che la decisione della Cassazione ha un impatto anche sugli atti firmati in passato. L’eventualità per i contribuenti di vedersi riconoscere la nullità di un atto firmato da uno dei dirigenti decaduti è un’ipotesi realizzabile".

 

Il 'Tempo' pubblica un’intervista a Pierfrancesco Guarguaglini, ex 'dominus' di Finmeccanica, che, oltre a rivelare l'esistenza di un sistema formato da radar e sensori infrarossi che poteva fermare l'onda di immigrati verso l'Italia, commissionato da Gheddafi per blindare i confini della Libia e imballato in un deposito a Bengasi e mai partito dall'Italia perché tutto si bloccò con la caduta di Gheddafi, fra l'altro, parla della strategia aziendale e dice che occorre "abbandonare subito la visione per settori". "Io andavo in giro a conoscere personalmente capi di Stato e di governo. Più che vendere loro i prodotti cercavo di capire e anticipare le loro esigenze. Così si creano rapporti che fanno diventare utile l’azienda per un altro Stato. Oggi questa attività io non la vedo", sottolinea.

 

Nel settore delle telecomunicazioni, il 'Corriere della sera' intervista il presidente dell’Agcom, Angelo Marcello Cardani, che sintetizza così gli effetti della diffida deliberata ieri dall’Autorità: "Il gruppo Telecom Italia non potrà cambiare i profili tariffari del telefono fisso dei clienti residenziali che rientrano nel servizio universale senza un assenso scritto che dovrà essere raccolto» casa per casa".

 


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