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20 aprile 2024

Treviso

Impianto di riciclo pannolini, entro l'anno il decreto per renderlo operativo

Ealacci:"A Bruxelles il decreto per stabilire quando un materiale smette di essere rifiuto e diventa sotto prodotto"

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pannolini

TREVISO - Il primo impianto di riciclo dei prodotti assorbenti di Contarina, unico al mondo nel suo genere, potrà essere a tutti gli effetti operativo entro l’anno grazie al decreto sull’end of waste, che dovrebbe stabilire in modo chiaro quando un materiale smette di essere rifiuto e diventa sotto prodotto. “Il decreto sarà inviato a Bruxelles per le valutazioni preliminari. ha assicurato, su mia sollecitazione, il ministro Galletti in audizione alle Commissioni riunite Ambiente, Territorio e Attività Produttive della Camera sul documento in consultazione pubblica ‘Verso un modello di economia circolare per l’Italia’ " - ha dichiarato oggi Ermete Realacci, Presidente dell' VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera dei Deputati.

“Una buona notizia per la filiera del corretto trattamento dei rifiuti e del recupero dei materiali”. Questo decreto permetterà, ad esempio, di rendere a tutti gli effetti operativo l’innovativo impianto di Fater e Contarina a Lovadina di Spresiano per il riciclo dei prodotti assorbenti, rifiuti usa e getta per eccellenza e che fino a pochi anni fa si consideravano impossibili da riciclare. Uno stabilimento all’avanguardia, in una zona che vanta un livello di raccolta differenziata tra i più alti in Italia: ben l‘85%. Inaugurato da poco questo stabilimento potrebbe smaltire sino a 10mila tonnellate l’anno di pannolini usati, ricavando da una tonnellata di prodotti assorbenti 300 kg di materia cui dare una seconda vita tra cellulosa, plastiche e polimero, risparmiando di circa 400 chili di emissioni di Co2 ogni mille chili trattati. A tutt’oggi però manca l’autorizzazione necessaria in quanto il materiale prodotto dal recupero viene ancora classificato come “rifiuto” e quindi non commercializzabile.

“La corretta gestione dei rifiuti è un settore strategico non solo per la tutela dell'ambiente, ma anche per ripensare in chiave green e circolare la nostra economia”, ha sottolineato Ermete Realacci. “L’Italia è già in prima fila nel riciclo industriale con 47 milioni di tonnellate di rifiuti recuperate, il valore più alto d’Europa, risparmiando 17 milioni di Tep. Una filiera produttiva innovativa, un pezzo importante dell'economia del futuro e sul quale bisogna investire, anche politicamente, con più ‘visione’ e convinzione."

 



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