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16 aprile 2024

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IMOCO VOLLEY RISCHIA DI GIOCARE A TREVISO

Il comune di Conegliano non invia per tempo la documentazione: non c'è l'ok per la Zoppas Arena

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IMOCO VOLLEY RISCHIA DI GIOCARE A TREVISO

CONEGLIANO - Un intrigo, con tante domande e poche, per ora, risposte. Quel che è certo, nero su bianco, è che l'Imoco Volley, società nata per volontà delle famiglie Garbellotto, Maschio e Polo, rischia seriamente di giocare il prossimo campionato femminile di pallavolo A1 al Palaverde di Villorba e non alla Zoppas Arena.

Come ha ricostruito, puntiglioso, nella serata al Relais Le Betulle, il presidente della neonata società, Piero Garbellotto, il motivo è “semplicemente tecnico”: la documentazione da depositare in Lega Volley a Milano il 26 giugno e richiesta il 20 giugno da Imoco al Comune di Conegliano non è arrivata per tempo, nonostante le sollecitazioni a sindaco e chi per lui. Tant'è che la società di pallavolo per non rischiare di perdere i diritti già acquisiti e pagati per disputare il campionato ha indicato (ottenendo in fretta e furia la documentazione necessaria) come prima scelta per le partite casalinghe il Palaverde e non la Zoppas.

Da Conegliano a Villorba. Forse solo andata, anche se “la speranza è l'ultima a morire e se avessimo saputo che avremmo dovuto giocare al Palaverde non avremmo probabilmente neanche iniziato questa avventura”, ha detto Garbellotto.

LA STORIA. Ma cos'è successo? “Nel momento in cui la Spes ha ufficializzato la restituzione del palazzetto, noi abbiamo sottoscritto un accordo con la vecchia amministrazione, firmato dal sindaco Maniero in presenza dei tecnici comunali, per l'utilizzo della Zoppas Arena e delle relative attrezzature che noi e i tecnici stessi riteniamo essere di proprietà del comune”, ha ricostruito il presidente.

L'obiettivo era dunque di riportare la A1 nella città del Cima, dove il sogno si era interrotto. “Nel frattempo abbiamo avviato con colui che sarebbe diventato sindaco, Floriano Zambon, una serie di incontri, che si sono concretizzati nell'assicurazione da parte nostra nei suoi confronti di prendere in mano la gestione del palazzetto a 360 gradi, partecipando logicamente ad un bando di gara pubblico – ha aggiunto – in alternativa ci siamo resi disponibili a collaborare con una società di gestione indicataci dal Comune stesso, purché corretta, solvibile e capace di prestare le dovute garanzie finanziarie”.

L'INGHIPPO. Il tutto si “inghippa” quando Imoco recapita in Comune i moduli di iscrizione del campionato nei quali serve la firma o del gestore del palazzetto o, in alternativa, del proprietario, a comprova che la società avrebbe giocato lì il prossimo campionato.

Entro il 26 giugno Imoco avrebbe dovuto consegnare la documentazione a Milano, così, dopo l'ultima sollecitazione del 25 giugno al Comune di Conegliano, il 26 mattina ottiene la firma di Verde Sport, proprietario del Palaverde e di corsa porta tutto a Milano. “Il 26 in tardo pomeriggio quando la documentazione era già a Milano arriva un fax in cui l'ex sindaco Maniero firma in copia il documento che ci sarebbe servito prima, un documento inutilizzabile, fuori tempo massimo e incompleto – ha riferito – solo il 3 luglio ci arriva l'originale”.

I CONTATTI RIPRENDONO. Nel frattempo i contatti con l'amministrazione comunale riprendono. “In quei giorni ci hanno detto di avere intenzione di depositare un sequestro nei confronti della Spes riferito alle attrezzature, che la stessa società aveva minacciato di voler portare via – ha riferito il presidente – Sequestro poi annullato per un vizio di forma. Perché non hanno usato lo strumento dell'autotutela, autostrada per liberare il palazzetto e riavere le attrezzature? Non ci siederemo mai al tavolo con Spes. La palla è in mano all'amministrazione comunale, qualora giocheremo al Palaverde non sarà per volontà nostra ma di chi non ci ha messo in condizione di giocare alla Zoppas Arena”.

CONSIGLIO COMUNALE. In sala anche alcuni consiglieri comunali. A prendere la parola Stefano Dugone, capogruppo del Pdl, uno delle liste a sostegno di Zambon. “Premeremo perché si arrivi a una soluzione, perché i cittadini possano riavere quello di cui sono stati privati – ha commentato Dugone – faremo da doberman in modo che vengano messe in atto le iniziative decise dall'amministrazione per arrivare alla fine di questa questione”.

I TIFOSI. Sentita la partecipazione dei tifosi, che si sono detti disposti a fare una sottoscrizione di firme e a recarsi in municipio per parlare con il sindaco Zambon perché risolva la questione. É chiaro che tutti vorrebbero le pantere gialloblu nuovamente nella loro casa, la Zoppas Arena.

LA SPES. Nel frattempo la Spes, tramite il suo sito internet, ha fatto sapere di aver “rinnovato l'intesa con l'amministrazione comunale”, tant'è che continuare ad essere lei il gestore e dando la disponibilità a chiunque di usufruire della Zoppas Arena.

DUE NUOVI ACQUISTI. Sullo sfondo, le belle novità sportive: a Conegliano arriverà la palleggiatrice Letizia Camera, diciannovenne in forza a Novara che è stata recentemente in ritiro con la nazionale per il World Gran Prix. Ancora una scelta, quella del duo Garbellotto-Maschio, per la creazione di una squadra giovane che cresca negli anni. La seconda palleggiatrice è invece Giulia Agostinetto, classe 1987, veneta di San Donà, seconda alzatrice l'anno scorso nella Scavolini Pesaro.

 

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