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18 aprile 2024

Treviso

"E' IMMORALE TOGLIERE FONDI ALLE FONDAZIONI"

De Poli lancia un appello per avere un aiuto dai comuni

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TRTEVISO - "E' immorale che lo Stato si porti a casa 2 miliardi sottraendoli alle attività che le fondazioni bancarie svolgono sul territorio": lo ha detto il presidente di Fondazione Cassamarca, Dino De Poli (in foto), nel corso di un incontro con la stampa a Treviso.

Secondo i calcoli dell'ente, con il passaggio dalla tassazione sugli immobili con l'Ici a quella con l'Imu - dalla quale non sono esentati gli stabili di carattere storico - per Cassamarca gli oneri potrebbero salire da 500 mila euro a un milione di euro l'anno.

"Lanciamo un appello - ha detto ancora il presidente De Poli - affinché le amministrazioni comunali su cui si trovano i nostri immobili (di fatto Treviso) ci diano una mano, dato che in essi noi ospitiamo corsi universitari ed iniziative teatrali".

Fondazione Cassamarca ha chiuso il 2011 con perdite per 5,4 milioni di euro correlate, è stato spiegato, in particolare allo slittamento della vendita di parte dell'ex distretto militare. Nel 2012, hanno anche assicurato i responsabili della contabilità, il segno meno sparirà, grazie soprattutto all'incasso della prima tranche della vendita della tenuta di Cà Tron a Cattolica Assicurazioni.

"Monti non è un bidone" ha sentenziato inoltre De Poli "Ha autorevolezza e dà fastidio a chi teme che i politici si trovino esclusi". "Per questo - ha proseguito - è guardato con sospetto, ma non vi sarebbero motivi per contrastare la sua azione, dovremmo esserne tutti estremamente persuasi". "Ma la paura che i governi tecnici sostituiscano quelli politici è grande. Vediamo - ha concluso De Poli - cosa genera la paura".

Oltre al futuro dell'Italia, De Poli è stato interpellato anche sul futuro di Cassamarca. Riguardo alla possibilità che i consigli di amministrazione ed indirizzo oggi in carica in Fondazione Cassamarca possano essere riconfermati dopo la scadenza prevista per la fine di quest'anno, il presidente Dino De Poli ha risposto dicendo che questo è "teoricamente possibile".

"Siamo impegnati su progetti importanti - ha spiegato - e chi è in grado di capirli è il vecchio consiglio". In merito all'ipotesi di una sua riconferma alla presidenza, De Poli ha ricordato il meccanismo statutario, secondo il quale egli ha "la facoltà di nominare tre membri per il nuovo consiglio. Nei tre ci sarei anch'io - ha proseguito - se desiderassi seguire i progetti. E' molto importante, se consideriamo il valore strategico delle decisioni che andremo a prendere, coinvolgendo Comune e Provincia di Treviso".

"Se facessi solo il consigliere - ha concluso De Poli, indotto ad essere più preciso sul suo futuro - sarei un consigliere scomodo".

 



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