Mogliano - Bruno Campello, meccanico di Mogliano, spara alle gambe al ladro che si stava introducendo nella sua officina dopo aver tagliato la recinzione: indagato per lesioni.

Franco Manzato (nella foto), vicepresidente della Regione Veneto, non ci sta e difende a spada tratta il moglianese, che secondo lui non aveva altra opzione che difendersi da sé.

«Con questa giustizia – dice Manzato - un cittadino che difende i propri beni viene indagato per lesioni».

Intanto il presunto ladro, che risulta già pregiudicato, pur denunciato per l’ennesimo tentato furto non avrà di fatto conseguenze penali serie.

«Ma che altro poteva fare il signor Bruno Campello? - insiste Manzato - Che può fare una persona che non può difendersi da sola mentre, nonostante i ripetuti furti subiti, non sembra possa essere adeguatamente tutelato?

Forse dovrà chiedere un risarcimento allo Stato perché non si è potuto impedire l’ennesimo episodio predatorio?».

Manzato, codice alla mano, spiega la propria posizione.

«C’è una legge, la 59/06, che recita che ‘non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa’.

Il punto è che troppo spesso la cosa viene valutata a posteriori e di fatto viene penalizzato chi ha subito il reato, mentre chi lo commette si trova semplicemente un ulteriore capo d’accusa cui far fronte.

Paradossalmente, non si corrono rischi di essere inquisiti solo se si risulta feriti gravemente o uccisi.

Chiedo pertanto al procuratore capo di Treviso Antonio Fojadelli di valutare l’archiviazione di ogni accusa verso Campello: comprendiamo tutti che da parte della Magistratura è un atto dovuto, ma un cittadino ha diritto di difendere quanto ha costruito in una vita di lavoro».

Manzato commenta favorevolmente anche la volontà di Campello di entrare nelle ronde che potrebbero essere organizzate nella zona del Moglianese:

«Proprio per questo è stata pensata la Legge Maroni.

Credo che il sindaco Azzolini approvi assolutamente questa iniziativa.

Il povero meccanico, peraltro, la guardia alle sue proprietà se la faceva già da solo, e non aveva molte valide alternative…».