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29 marzo 2024

Esteri

Grecia, a processo l'ex ministro delle Finanze che insabbiò scandalo evasori fiscali

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Grecia, a processo l'ex ministro delle Finanze che insabbiò scandalo evasori fiscali

Si è aperto oggi ad Atene il processo contro l'ex ministro greco delle Finanze, George Papacostantinou (in foto), accusato di aver insabbiato la "lista Lagarde" con i nomi degli evasori fiscali ellenici con un conto in Svizzera.

 

Titolare delle Finanze fra l'ottobre 2009 e il giugno 2011, il 53enne Papacostantinou è accusato di falsificazione di documenti e abuso di fiducia. Mentre era in carica, l'esponente del partito socialista Pasok ricevette nel 2010 una lista con 2mila nomi di greci che avevano depositi segreti per un totale di 6 miliardi di euro nella banca svizzera Hsbc, inviata dalla collega francese Christine Lagarde (oggi presidente dell'Fmi). Secondo l'accusa, Papacostantinou non solo decise di non consegnare la lista alla Sdoe, la 'Finanza' greca, ma cancellò anche i nomi di tre suoi familiari.

 

In quanto ex politico, Papacostantinou viene processato davanti ad una Corte speciale composta da 14 magistrati del Consiglio di Stato e la Corte suprema. Comparso in aula, l'ex ministro si è detto innocente e ha respinto tutte le accuse. Il suo caso ha provocato grande scandalo in Grecia, dove l'esistenza della lista Lagarde fu rivelata solo nel 2012 grazie ad una inchiesta giornalistica.

 

Ad indignare i greci è stato anche il fatto che sia stato Papacostantinou a negoziare nel 2010 il primo prestito internazionale erogato da Unione Europea, Banca Mondiale e Fondo Monetario internazionale, che imponeva dure misure di austerità. Ma quando, nei mesi successivi, la Lagarde ha inviato la lista per aiutare Atene a combattere contro l'evasione fiscale, Papacostantinou ha preferito insabbiare tutto.

 

Oggi l'ex ministro va a processo mentre il suo successore Yanis Varoufakis pone la lotta contro l'evasione fiscale al centro del programma di riforme presentato all'Eurogruppo, dopo che gli elettori hanno bocciato i partiti tradizionali e mandato la sinistra radicale di Syriza al governo.

 



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