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29 marzo 2024

Vittorio Veneto

Gli studenti e la Festa dell'Europa 2018

Intervista all'eurodeputato Remo Sernagiotto

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

Gli studenti e la Festa dell'Europa 2018

VTTORIO VENETO - Domani, 9 maggio, si celebra la Festa dell'Europa. Da 4 anni l'IPA "Terre Alte della Marca Trevigiana", presieduta dal sindaco Stefano Soldan, organizza iniziative che coinvolgo studenti e popolazione a Teatro "Da Ponte".

 

Nella mattinata ci sarà un dibattito, animato da studenti e rappresentanti del Comitato delle Regioni di Bruxelles, con la partecipazione del Prefetto, Laura Lega.

In serata, alle 20.30 il Concerto dell'Orchestra per l'Europa.

 

Per la circostanza abbiamo intervistato l' on. le Remo Sernagiotto, trevigiano, che siede al Parlamento Europeo.

D. Perché la festa viene celebrata in questa data?

R. Il 9 maggio 1950 Robert Schuman proponeva la creazione di una Comunità europea del carbone e dell'acciaio, i cui membri avrebbero messo in comune le produzioni di queste materie. D. Quindi era una scelta politica di grande respiro dopo la tragedia della seconda Guerra Mondiale R. Dietro al progetto c’erano figure politiche di spessore con una grande idea per l’Europa. Purtroppo, come spesso succede, i buoni propositi sono stati travolti da personalismi.

 

D. In questa fase storica l'Europa non gode di ottima salute...

R. Oggi del modello di partenza è rimasto ben poco, ci siamo indirizzati verso un’Unione Europea a guida tedesca, in cui i giochi di potere hanno preso il sopravvento.

Non è un caso se la Gran Bretagna ha deciso di votare a favore della Brexit, non è un caso se oggi l’Europa sta vivendo un periodo di profonda crisi.

Le Europe possibili sono due: quella degli “Stati Uniti d’Europa”, che però nel breve tempo è utopica perché ci sono 28 Paesi con 28 culture e lingue differenti.

E poi c’è un’Europa fondata sul concetto di libertà, libertà di circolazione di persone e mezzi grazie a un libero mercato, un’Europa snella, in cui punto fondamentale è la sovranità dei singoli Stati, l’Europa in cui io credo.

Oggi ci troviamo davanti ad una macchina lenta, in cui la burocrazia fa da padrona e i problemi seri, come quello dell’immigrazione, non trovano soluzione.

Purtroppo i cittadini europei hanno perso fiducia nei confronti dell’istituzione UE, un’istituzione che non ci rappresenta.

Però, l'impegno mio è quello di riscrivere la storia dell'UE, partendo dal maggio 1950.

 

 


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Pietro Panzarino - Vicedirettore

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