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20 aprile 2024

Castelfranco

Gli artigiani restaurano gratis la scalinata di Villa Emo

Intervento guidato dalla Cna: saranno utilizzate le antiche ricette del Palladio

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villa emo fanzolo

VEDELAGOGli artigiani di Cna restaureranno gratuitamente, con le antiche ricette del Palladio, una parte della scalinata di Villa Emo. Il cantiere sarà inaugurato il prossimo 6 aprile, al termine della parte di formazione in aula del corso pratico-teorico di “Avviamento al restauro degli edifici di interesse storico artistico e monumentale”, iniziato il 12 gennaio scorso, per chiudersi a maggio. L’intervento è stato approvato dalla Sovrintendenza. 

 

Imparare a restaurare edifici storici e monumentali è un plus importante per un’impresa edile. E Cna, con questo progetto che vede la partnership di Edilcassa Veneto e Cosvem, e la collaborazione del Credito Trevigiano e della Fondazione Villa Emo onlus, sta offrendo alla quarantina di imprese e professionisti che hanno aderito l’opportunità di acquisire competenze specifiche per intervenire su edifici del valore di Villa Emo, sottoposti a vincolo della Sovrintendenza.

 

“Investire nella salvaguardia del nostro patrimonio culturale, a cominciare da quello artistico-architettonico, è di straordinaria importanza per la nostra economia – afferma Alfonso Lorenzetto, presidente della Cna territoriale di Treviso -. Come Cna crediamo che la cultura sia un asset strategico per lo sviluppo locale, per questo abbiamo voluto dare il contributo che ci spetta come associazione di artigiani e imprenditori: qualificare le nostre maestranze dell’edilizia perché possano effettuare gli interventi di restauro delicatissimi che richiedono questi beni”.

 

Cna non scende nel dibattito sui destini di Villa Emo, ma dà il suo contributo fattivo alla conservazione di quel bene e a qualificare chi materialmente dovrà intervenire nella conservazione dell’immenso patrimonio monumentale della nostra provincia, che dovrà essere valorizzato attraverso sinergie pubblico-privato.

“Con questa iniziativa, che ha trovato ampio consenso nelle imprese artigiane e nei professionisti dell’edilizia, forniamo le conoscenze di base necessarie per effettuare restauri conservativi di edifici di interesse storico o monumentale e perciò sottoposti a vincolo – spiega Giuliano Chies, responsabile sindacale di Cna -. Il valore aggiunto di questo corso è che facciamo fare un’esperienza pratica, sul campo”.

 

Nello specifico i partecipanti al corso saranno impegnati nell’intervento di restauro degli intonaci delle spallette laterali e degli elementi lapidei della scalinata di Villa Emo. La scalinata era stata fino a qualche tempo fa ricoperta da un glicine che aveva rovinato gli intonaci. Su richiesta della Sovrintendenza il glicine è stato rimosso lasciando molto visibili i danni creati dalla pianta.

 

“Abbiamo effettuato uno studio scientifico sui materiali che ci ha permesso di ricostruire le ricette degli impasti e degli intonaci che il Palladio utilizzò nel ’500 su Villa Emo – spiega Pietro Rosanò, chimico,  direttore scientifico del progetto e docente -. Le 40 ore del cantiere ci consentiranno di eliminare i materiali che non sono compatibili, come il cemento utilizzato in uno degli ultimi restauri, e di sostituirli con materiali compatibili. Faremo quindi una pulitura delle copertine di pietra che ricoprono il muro con l’eliminazione  dei biodeteriogeni (alghe, muschi e licheni) utilizzando materiali di pulitura e protezione idonei ai lapidei presenti, il rosso di Verona e la scaglia rossa”.

 

Tra i docenti del corso anche l’arch. Giorgio Sparisi e la restauratrice Marta Schiavinato. Un ruolo importante nel progetto ce l’ha il Cosvem, consorzio che opera sul territorio dal 1985 e che attualmente associa 87 ditte artigiane che operano nell’ambito del restauro, del restauro monumentale, delle manutenzioni e delle costruzioni. Il Consorzio mette a disposizione gratuitamente l’allestimento e l’organizzazione del cantiere.  

 

“È un valore per noi contribuire alla formazione delle maestranze del territorio – afferma il presidente del Cosvem Ilario Pavan -. Ci sono tecniche di restauro che fanno risparmiare tempo e danno risultati migliori: è bene che queste conoscenze diventino patrimonio condiviso dei nostri artigiani edili. Vista la grande partecipazione al corso, ci auguriamo che questa esperienza di scuola-cantiere possa essere replicata”.  “È un’iniziativa che, in virtù di una collaborazione tra diversi soggetti del territorio, produce utilità per tutti -  commenta Giuseppe Romano, presidente di Fondazione Villa Emo onlus -. È senz’altro un bel progetto da replicare”.  

 



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