TREVISO - Dopo la visita di Matteo Salvini di sabato, a Treviso oggi è arrivata anche Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia, per sostenere la candidatura di Mario Conte alle elezioni amministrative di domenica.

“Treviso è bellissima una città piena di identità, di forza e in tempo di globalizzazione la cosa più importante che abbiamo è l’identità - ha detto la Meloni dopo aver fatto un giro della città - I nostri prodotti tipici, il nostro artigianato vanno valorizzati”. “Treviso è sicuramente una città che ha delle potenzialità inespresse dove la microcriminalità ha vita facile. Serve un’amministrazione che sappia dire “tolleranza zero verso la micro criminalità e il commercio abusivo”, sappia dare aiuto ai commercianti che chiudono, e ai cittadini che vivono anche fuori dal centro”.

Meloni, a margine dell’incontro elettorale ha parlato di sicurezza e immigrazione. “Non possiamo dimenticare che la quasi totalità delle nazioni dalle quali questa gente scappa prende fondi dalla Unione europea. Io credo sia importante andare in Europa e rinegoziare il fatto che questi fondi la Ue li può trasferire se queste nazioni fanno una politica seria di trattenimento per impedire che i propri concittadini vadano a fare i clandestini in altri paesi". "Penso - ha concluso Meloni - che si possa rafforzare la cooperazione internazionale allo sviluppo per avere collaborazione da parte delle nazioni dalle quali queste persone scappano".

Alla domanda sulla famiglia e sulle leggi in vigore in materia di diritto della famiglia, la leader di Fratelli d’Italia risponde: "Io ritengo si debba rendere l'utero in affitto un reato universale, perseguibile in Italia anche se commesso all'estero. Per me - ha detto - non è modernità strappare un figlio dal grembo materno perché una signora ha bisogno di soldi".

Rispetto alle adozioni, Meloni ha aggiunto di credere che "il grande tema rimasto irrisolto sia quello dell'adozione da parte delle coppie omosessuali. Nell'adozione il più debole non è la coppia, che può legittimamente aspirare alla genitorialità, ma il bambino. Lo Stato si occupa del diritto di un bambino ad avere un padre e una madre e siccome le attuali leggi lasciano il tema irrisolto e la magistratura pensa di dover risolvere il problema facendo cose che la politica ha deciso di non fare - ha proseguito - secondo me nella legge questo andrebbe spiegato meglio”.