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20 aprile 2024

Montebelluna

"La gara di rally ha danneggiato animali e piante alle grave del Piave"

Le associazioni: “Aggressione al patrimonio naturalistico”

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rally Piave

CROCETTA DEL MONTELLO “Mai più rally sul Piave: tuteliamo la biodiversità”. Prendono posizione con una lettera ai sindaci di Crocetta del Montello e di Vidor ed al Genio Civile di Treviso i Circoli Legambiente di Sernaglia, Vittoriese, Piavenire- Maserada, Treviso, Amici Bosco Montello, il Comitato Anti diga di Falzè di Piave, Wwf Terre del Piave, Lipu, Aria Nova e Coltiviamo Futuro.

 

“Le sottoscritte associazioni esprimono il loro profondo disappunto per l’aggressione al patrimonio naturalistico delle grave del fiume Piave perpetrata con la gara di Cross Country Rally gli scorsi 2 e 3 marzo 2019 – spiegano -. Sul piano normativo e istituzionale vi è una stridente contraddizione: le stesse autorità che vantano i pregi del loro territorio e l’inserimento nella Rete Natura 2000 si piegano a concederlo per usi incompatibili. La manifestazione motoristica ha comportato danni alla fauna e alla flora specifica delle grave: inquinamento dell’aria, polvere, disturbo alle specie selvatiche con particolare gravità per quelle in nidificazione”.

 

“Sul piano culturale il riconoscimento europeo del valore naturalistico di un sito comporta l’impegno a consegnarlo alle future generazioni nella totale integrità – proseguono -. Ciò si realizza con scelte coerenti e costanza nel rispetto dei luoghi. Le scusanti della eccezionalità di una manifestazione aprono la strada ad altre possibilità di sminuire ilgrado di tutela dei Siti di Interesse Comunitario, nel caso specifico delle Grave di Ciano sono Zps ovvero Zona di Protezione Speciale per gli uccelli. Non si deve far passare il messaggio che si può fare qualsiasi cosa in qualsiasi luogo, magari con un permesso in più”.

 

Chiedono che la cosa non si ripeta. “Pertanto chiediamo fortemente l’impegno delle autorità competenti a non concedere mai più lo svolgimento di manifestazioni motoristiche nelle aree di pregio naturalistico – dicono ancora -. Una nuova edizione del rally sulle grave del fiume Piave provocherebbe la giusta reazione della popolazione locale. Sarà nostra cura chiedere e far verificare i permessi rilasciati dalle istituzioni”.

 



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