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28 marzo 2024

Montebelluna

Furti, un passo in avanti verso il controllo di vicinato

Riunione commissione sicurezza: si prende esempio da Povegliano

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Furto

MONTEBELLUNA - Si è tenuto mercoledì sera l'incontro della Commissione sicurezza presieduto dal consigliere Andrea Piovesan che aveva invitato a partecipare, oltre che i componenti della Commissione, anche il sindaco Marzio Favero, il comandante della Polizia locale, Stefano Milani, ed il sindaco di Povegliano, Rino Manzan, che è stato il primo in provincia di Treviso ad attivare il controllo di vicinato, peraltro con esiti significativi.

 

In apertura dei lavori Manzan ha spiegato come la loro esperienza pilota iniziata prima che la Prefettura individuasse un protocollo di lavoro comune si è rivelato estremamente utile perché negli ultimi due anni vi è stato un solo episodio di furto nella cittadina. Ha sottolineato come il servizio di sorveglianza di vicinato rappresenti una rete di solidarietà per cui tra vicini di casa ci si dà una mano nel tenere sotto controllo ciò che capita nelle proprie vie facendo riferimento poi ad uno o più referenti che hanno il compito di interfacciarsi con l'amministrazione e con le forze dell'ordine.

 

Manzan ha ricordato come questa esperienza abbia dato vita ad azioni di solidarietà tra cittadini anche in altre situazioni. Chi aderisce all'associazione di controllo di vicinato non indossa né giubbotti particolari, né segni distintivi, semplicemente collabora dando segnalazioni qualificate al coordinatore che poi fa riferimento al sindaco e alla Forze dell'ordine. Le segnalazioni possono andare oltre alla presenza di un'auto insolita che staziona per troppo tempo in un posto, o di persone che non si erano mai viste prima che stazionano in maniera sospetta, ma si estende anche alla segnalazione di guasti all'illuminazione pubblica o all'abbandono di rifiuti o di aiuto reciproco in caso di emergenza. Il tema è stato ripreso anche dal sindaco di Marzio Favero che ha sottolineato il fatto che il controllo di vicinato non può essere paragonato in alcun modo alle ronde ma è un progetto di ricostruzione dello spirito di comunità.

 

Sul piano piano storico va detto che la mobilità sociale ha cambiato le logiche del vivere anche nel territorio veneto e nel montebellunese. Negli anni '60 -'70 la fine della famiglia patriarcale si era manifestata comunque attraverso processi di formazione di famiglie che, unite da vincoli parentali, costruivano le loro abitazioni secondo una logica di prossimità e quindi tendenzialmente creavano dei contesti ove i rapporti di solidarietà reciproca erano spontanei. Questa logica di mutuo aiuto è venuta meno negli anni '80 -'90 attraverso il fenomeno della mobilità sociale che ha fatto sì che per motivi di lavoro o scelte residenziali si siano allentati i vincoli di prossimità. Oggi spesso i figli vanno ad abitare a decine di km dai loro genitori. Il risultato è quello che sociologici come Galli chiamano atomismo sociale per cui si vive con dei vicini che non si conoscono.

 

Ecco che il progetto di controllo di vicinato fa sì che le persone che vivono nello stesso luogo, partendo dall'esigenza di sicurezza, si aiutino vicendevolmente dichiarando anche legami di solidarietà. E' chiaro che si tratta, per quanto riguarda la sicurezza in senso stretto, di un'azione sussidiaria, perché titolari ne rimangono le forze dell'ordine. Il sindaco ha anche sottolineato che si è creata un'ottima complementarietà  tra l'operato della Polizia locale ed i Carabinieiri per cui la prima si occupa soprattutto delle rilevazioni degli incidenti consentendo ai Carabinieri di occuparsi in maniera più estesa al tema della sicurezza. Si sono succeduti gli interventi dei vari commissari mentre la sintesi è stata fatta dal presidente della commissione Andrea Piovesan che, facendo riferimento alla delibera di consiglio che esprimeva un indirizzo positivo all'attivazione del controllo di vicinato, aveva proposto che vi fosse un incontro di approfondimento.

 

Per cui, visto che l'esito dell'incontro della Commissione è stato positivo per l'intrapresa dell'iniziativa, ha demandato alla giunta il compito di elaborare la proposta per l'istituzione dell'associazione per il controllo di vicinato. Tale proposta sarà poi sottoposta all'attenzione della Commissione stessa per eventuali aggiustamenti.

 



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