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28 marzo 2024

Treviso

Furti nel trevigiano e in Friuli, arrestata banda di 4 malviventi. Un quinto è morto poco prima dell'arresto

I ladri sono accusati di 15 colpi, 5 dei quali compiuti tra Treviso e Venezia

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Furti nel trevigiano e in Friuli, arrestata banda di 4 malviventi. Un quinto è morto poco prima dell'arresto

TREVISO/UDINE - Quattro persone, tutti cittadini romeni tra i 24 e i 47 anni, sono state arrestate in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare dai Carabinieri della stazione di Tarcento della Compagnia di Cividale al termine di un'indagine su diversi furti ai danni di attività commerciali commessi nel Friuli collinare e in Veneto. Un quinto componente della banda, per cui era stata emessa analoga ordinanza di custodia cautelare, è invece deceduto pochi giorni prima della notifica del provvedimento.

 

L'indagine, denominata "Dracula", è partita a seguito di una serie di furti ai danni di attività commerciali, quali distributori di benzina, concessionari di auto e altri esercizi avvenuti a ottobre 2018 nella zona del Friuli collinare. L'attività investigativa ha consentito ai militari dell'Arma di ricostruire e attribuire alla banda in totale, tra settembre e ottobre 2018, 15 episodi in Friuli e altri 5 in Veneto, nelle province di Treviso e Venezia.

 

La refurtiva ammonta a diverse decine di migliaia di euro. Tra i beni recuperati anche un autocarro e un'auto rubate in provincia di Udine. La banda, che faceva base nella residenza di uno di loro a Bologna e poi si spostava con trasferte di uno-due giorni per compiere i furti nel nord Italia, avrebbe rubato anche rame, cibo - per sostentarsi nei giorni delle razzie - e gasolio, oltre a denaro e veicoli.

 

L'indagine, i cui esiti sono stati presentati oggi dal Comandante della Compagnia di Cividale del Friuli, capitano Rossella Pozzebon, è partita a seguito del furto di una colonnina di un distributore di benzina a Nimis (Udine). Condotta dai Carabinieri di Tarcento con la collaborazione di altri comandi stazione della Compagnia di Udine, l'operazione ha permesso di risalire prima a una delle auto utilizzate durante i furti, poi via via alle persone coinvolte grazie alle tracce lasciate sui luoghi interessati dai furti e in un nascondiglio di fortuna provvisorio in cui si erano fermati lasciando anche traccia di refurtiva in una zona boschiva sulle colline di Artegna.

 

Gli elementi raccolti dagli investigatori hanno indotto il pm Giorgio Milillo a chiedere l'emissione di cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, concesse dal gip nei confronti dei cinque componenti della banda, arrestati nei mesi scorsi. Uno di loro, considerato una sorta di capo banda, è stato raggiunto dal provvedimento in carcere a Bologna dove si trovava in custodia cautelare per altri reati. Un secondo componente è stato arrestato a Bologna dai militari dell'arma di Tarcento con i colleghi del posto. Altri due sono stati arrestati all'estero, in Romania e Polonia, con mandato di arresto europeo. Il quinto era deceduto in Romania pochi giorni prima dell'esecuzione del provvedimento.

 


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